Shōjo: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua||Shojo}}
Il termine [[lingua giapponese|giapponese]] {{Nihongo|'''''shōjo'''''|少女||lett. "ragazza"}} spesso traslitterato anche '''''shoujo''''', indica
== Definizione del termine ==
In [[Italia]] si ritiene erroneamente che uno
All'interno del genere esistono molte altre suddivisioni, che cercano di raggiungere in maniera capillare fasce d'età ristrette (dai dieci ai dodici anni, dai dodici ai quattordici, e così via). I maggiori successi ''shōjo'', comunque, vengono fruiti trasversalmente anche da persone di età maggiore, o anche di genere maschile.<ref>{{Cita web|url=https://www.sognandoilgiappone.com/anime-e-manga/|titolo=Manga, i fumetti giapponesi e gli anime, i cartoni giapponesi|sito=www.sognandoilgiappone.com|accesso=2019-01-01}}</ref>
== Breve storia degli ''shōjo manga'' ==
Fino alla fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]] gli ''shōjo manga'' sono stati creati soprattutto da autori uomini (uno fra tutti [[Osamu Tezuka]]). In seguito cominciano a essere realizzati principalmente da donne, che ne modificano profondamente tematiche e grafica.<ref>{{Cita libro|nome=Norma|cognome=Jones|nome2=Maja|cognome2=Bajac-Carter|nome3=Bob|cognome3=Batchelor|titolo=Heroines of Film and Television: Portrayals in Popular Culture|url=https://books.google.it/books?id=oZNFAwAAQBAJ&pg=PA180&dq=Sh%C5%8Djo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjT4J6Nh83fAhVCQRoKHTE3D6MQ6AEIKTAA#v=onepage&q=Sh%C5%8Djo&f=false|accesso=2019-01-01|data=2014-04-04|editore=Rowman & Littlefield|lingua=en|ISBN=9781442231504}}</ref>
Considerati a lungo come fumetti minori di scarso valore, l'affermazione degli ''shōjo manga'' si ha nel corso degli [[Anni 1970|anni settanta]], grazie ad autrici come [[Riyoko Ikeda]], [[Moto Hagio]] e [[Keiko Takemiya]].<ref>{{Cita libro|titolo=Anime and Manga|url=https://books.google.it/books?id=E2jHAhPXxgEC&pg=PA146&dq=Sh%C5%8Djo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjT4J6Nh83fAhVCQRoKHTE3D6MQ6AEIMDAB#v=onepage&q=Sh%C5%8Djo&f=false|accesso=2019-01-01|editore=PediaPress|lingua=en}}</ref>
Inizialmente incentrati su tematiche sentimentali, con ambientazioni europee, personaggi idealizzati e situazioni melodrammatiche, gli ''shōjo manga'' ampliano col trascorrere degli anni i loro soggetti, spaziando dall'[[Letteratura dell'orrore|horror]] allo [[sport]], dalla [[fantascienza]] sino al realismo contemporaneo, tipico dei titoli più recenti.
Dal punto di vista grafico gli ''shōjo manga'' si distinguono per un'impaginazione libera, un ampio uso di elementi simbolici per esprimere gli stati d'animo (celebri le decorazioni floreali), personaggi dai fisici eterei e gli occhi dalle dimensioni pronunciate.
Negli anni più recenti, tuttavia, autrici come [[Naoko Takeuchi]], [[Moyoco Anno]] o [[Kyoko Okazaki]] hanno preferito una grafica più veloce e volutamente scarna, lontana dagli idealismi degli ''shōjo manga'' classici, nel tentativo di dipingere con maggior realismo l'alienazione contemporanea.
Tra i sottogeneri particolarmente fiorenti e notevoli dello ''shōjo manga'' ci sono il ''[[mahō shōjo]]'' (opere a carattere fantastico) e gli ''[[shōnen'ai]]'' (opere a sfondo omosessuale maschile).
== Gli ''shōjo'' in Italia ==
Nonostante uno dei primissimi fumetti giapponesi originali pubblicati in [[Italia]], ''[[Candy Candy]]'', fosse uno ''shōjo manga'', e malgrado il successo della sua trasposizione [[anime]], come anche quella di altri noti titoli quali ''[[Georgie]]'', ''[[Jenny la tennista]]'' o ''[[Lady Oscar]]'', il genere ha avuto molte difficoltà a imporsi presso il pubblico nostrano. Ancora a metà degli [[Anni 1990|anni novanta]], per esempio, il tentativo di proporre in Italia uno ''shōjo manga'' classico ed estremamente celebre, quale ''[[Caro fratello]]'', ebbe un esito sfavorevole nelle vendite, consolidando spesso fra gli editori la convinzione che la pubblicazione di ''shōjo manga'' non garantisse un sufficiente ritorno economico.
Solo alla fine degli anni novanta gli ''shōjo manga'' riescono a ritagliarsi un loro spazio tra il pubblico italiano, grazie soprattutto a titoli come ''[[Mars (manga)|Mars]]'', ''[[Marmalade Boy]]'' e ''[[Cortili del cuore]]'', aprendo la strada a molte altre opere.
All'inizio degli [[anni 2000|anni duemila]], in Italia gli ''shōjo manga'' si affermano definitivamente, con la traduzione di decine e decine di titoli.
== Altri usi del termine ==
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