Polittico della pieve di Arezzo: differenze tra le versioni

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Dell'opera resta il contratto di allocazione, che riporta il nome per intero del pittore: «Petrus pictor, quondam Lorenzetti qui fuit de Senis» ("Pietro del fu Lorenzetti che fu di Siena").
 
'''Restauro'''
 
L’opera è tornata ufficialmente sull’[[altare maggiore]] della [[Chiesa di Santa Maria della Pieve (Arezzo)|Pieve di Santa Maria]] l’8 novembre 2020 dopo 6 anni di restauro<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/canale_viaggiart/it/regione/toscana/2020/11/06/arezzo-ritrova-polittico-del-300-di-pietro-lorenzetti_0609a309-0e82-426c-9560-fbfd59e484d0.html|titolo=Arezzo 'ritrova' polittico del '300 di Pietro Lorenzetti}}</ref>. Per recuperare una più autentica leggibilità dei colori e dei disegni originali dell’opera pittorica, dal 2014 al 2020 il [[Polittico]] è stato sottoposto a restauro. In passato l’opera era stata restaurata già tre volte, nel 1880-1881, nel 1916 e, infine, nel 1976 quando subì un attacco vandalico da parte di uno squilibrato che provò a dare l’opera alle fiamme<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/torna-ad-arezzo-restaurato-il-polittico-di-pietro-lorenzetti|titolo=Torna ad Arezzo restaurato il grande polittico di Pietro Lorenzetti}}</ref>.
 
Il restauro concluso nel 2020, condotto dallo studio RICERCA, si è articolato in una prima fase volta alla rimozione dalla superficie degli strati di vernici e delle integrazioni pittoriche aggiunti durante il restauro eseguito nel 1976 e, in seguito alla scoperta di strati di sporco e patine più profondi, in una seconda fase di pulitura mirata delle superfici e dei colori condotta attraverso un [[microscopio]]. Questo secondo intervento ha permesso il ritrovamento di colori cangianti e di decorazioni eseguite a mano dal pittore nel [[XIV secolo|Trecento]]<ref>{{Cita web|url=https://www.touringclub.it/notizie-di-viaggio/ad-arezzo-una-delle-piu-celebri-opere-pittoriche-del-trecento-torna-a-casa/immagine/2/il-polittico-di-lorenzetti-dopo-il-restauro|titolo=Ad Arezzo, una delle più celebri opere pittoriche del Trecento torna a casa}}</ref>.
 
Durante il restauro del 1976 fu scoperto che l’opera doveva originariamente essere montata su una [[predella]] che la rendeva più larga di 293 cm, la sua misura attuale. Dopo il restauro dei pannelli per restituire al Polittico la sua originale larghezza, è stata fatta una ricerca apposita sul nuovo supporto che lo avrebbe ospitato, e la decisione dei ricercatori è stata di limitarsi a inframezzare i pannelli con listelli dorati che rendano l’opera di dimensioni simili a quella originale.
 
Il restauro è stato auto-finanziato e dal 2017 ha partecipato alla raccolta fondi anche il gruppo locale di Art Angels onlus.
 
==Descrizione e stile==
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In alto infine si trovano altre quattro sante (Reparata, Caterina d'Alessandria, Orsola e Agata) e l<nowiki>'</nowiki>''Assunzione della Vergine'', che segna la conclusione trionfale della biografia della Vergine mentre sale a ritrovare il figlio in Paradiso. Essa vi è rappresentata entro una mandorla di [[Serafino|serafini]], vestita di bianco e frontale, con le gambe che sono proiettate in avanti rompendo la staticità bizantina dell'iconografia tradizionale.
 
== Note ==
<references />
 
==Bibliografia==