Marco Sciarra: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
battistello a battistella
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 46:
 
==L'assedio di Cerreto Laziale==
Nel [[1592]], Sciarra aveva stabilito ad [[Itri]] il suo quartier generale nel [[castello]] che domina la città, taglieggiando i viaggiatori che percorrevano la [[Via Appia]]. Tra questi malcapitati, racconta la leggenda popolare, fu [[Torquato Tasso]], che riconosciuto dal bandito fu fatto proseguire senza che gli fosse recato danno.
 
Nell'aprile dello stesso anno la banda di Sciarra ebbe modo di capire che la simpatia e la collaborazione dei contadini, pressati dalle minacce delle autorità, incominciava a venir meno. I briganti erano in marcia probabilmente verso il paese di [[Subiaco]] ma per arrivarci si doveva necessariamente passare per la strada che attraversava [[Cerreto Laziale]]. Sciarra promise che lui e i suoi compagni non avrebbero arrecato danno a nessuno e chiese alle autorità di passare. Ma i Cerretani temevano più i papalini che lui e rifiutarono il permesso. I briganti allora pensarono che con un solo colpo si potevano ottenere più risultati: riportare con la forza alla sottomissione i cerretani, passare e saccheggiare quanto gli capitava tra le mani. I cerretani se la videro brutta: le truppe del papa, chiamate in soccorso non arrivavano e l'assedio dei banditi stava per avere successo. Durante la notte i banditi si accampavano e si riparavano a dormire nei fienili sotto le mura del paese; fu allora che un ingegnoso cerretano, rimasto sconosciuto, ebbe un'idea: prese una gatta, le legò uno straccio imbevuto di una sostanza infiammabile, gli diede fuoco e buttò dalle mura il disgraziato animale sui fienili.