Mariangela Giordano: differenze tra le versioni

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|Attività = attrice
|Nazionalità = italiana
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}}Tra le protagoniste indiscusse della lunga stagione italiana del [[cinema di genere]], particolarmente tra la fine degli anni sessanta e i primi anni ottanta, Mariangela Giordano viene ricordata per i suoi ruoli in alcuni tra i film più estremi del periodo<ref>Curti, Roberto. ''Italian Gothic Horror Films, 1980-1989'', McFarland, Jefferson 2019, p. 111. </ref>, rivalutati solo più tardi dalla critica. Tra le opere che hanno contribuito a cesellarne lo ''status'' di attrice di culto nell'ambito del cinema di genere, si ricordano soprattutto alcune pellicole giallo/horror prodotte tra il 1979 e il 1981, come ''[[Patrick vive ancora]]'' e ''[[Giallo a Venezia]]'', entrambi del regista [[Mario Landi]], ''[[Malabimba]]'' e ''[[Le notti del terrore]]'' di [[Andrea Bianchi (regista)|Andrea Bianchi]]. Successivamente, a partire dalla fine degli anni ottanta, la Giordano ha selezionato maggiormente i ruoli, virando verso un cinema di stampo più autorale, pur nei toni della commedia, affidandosi a registi come [[Carlo Verdone]], con il quale ha lavorato in ben tre film (''[[Io e mia sorella]]'', ''[[Stasera a casa di Alice]]'' e ''[[Perdiamoci di vista]]''), [[Ettore Scola]] (''[[Il viaggio di Capitan Fracassa]]'') e [[Gianfrancesco Lazotti]] (''[[Tutti gli anni una volta l'anno|Tutti gli anni, una volta l’anno]]''), con sporadici ritorni all’horror (il cameo in ''[[La setta]]'' di [[Michele Soavi]], del 1991) e al cinema di genere che l’aveva resa famosa (''[[Vampire Killer Barbys]]'' di [[Jesús Franco]], del 1996). La sua ultima apparizione sul grande schermo risale al 2005, nel film di [[Ferzan Özpetek|Ferzan Ozpetek]] ''[[Cuore sacro]]''.
 
== Biografia ==
}}Tra le protagoniste indiscusse della lunga stagione italiana del [[cinema di genere]], particolarmente tra la fine degli anni sessanta e i primi anni ottanta, Mariangela Giordano viene ricordata per i suoi ruoli in alcuni tra i film più estremi del periodo<ref>Curti, Roberto. ''Italian Gothic Horror Films, 1980-1989'', McFarland, Jefferson 2019, p. 111. </ref>, rivalutati solo più tardi dalla critica. Tra le opere che hanno contribuito a cesellarne lo ''status'' di attrice di culto nell'ambito del cinema di genere, si ricordano soprattutto alcune pellicole giallo/horror prodotte tra il 1979 e il 1981, come ''[[Patrick vive ancora]]'' e ''[[Giallo a Venezia]]'', entrambi del regista [[Mario Landi]], ''[[Malabimba]]'' e ''[[Le notti del terrore]]'' di [[Andrea Bianchi (regista)|Andrea Bianchi]]. Successivamente, a partire dalla fine degli anni ottanta, la Giordano ha selezionato maggiormente i ruoli, virando verso un cinema di stampo più autorale, pur nei toni della commedia, affidandosi a registi come [[Carlo Verdone]], con il quale ha lavorato in ben tre film (''[[Io e mia sorella]]'', ''[[Stasera a casa di Alice]]'' e ''[[Perdiamoci di vista]]''), [[Ettore Scola]] (''[[Il viaggio di Capitan Fracassa]]'') e [[Gianfrancesco Lazotti]] (''[[Tutti gli anni una volta l'anno|Tutti gli anni, una volta l’anno]]''), con sporadici ritorni all’horror (il cameo in ''[[La setta]]'' di [[Michele Soavi]], del 1991) e al cinema di genere che l’aveva resa famosa (''[[Vampire Killer Barbys]]'' di [[Jesús Franco]], del 1996). La sua ultima apparizione sul grande schermo risale al 2005, nel film di [[Ferzan Özpetek|Ferzan Ozpetek]] ''[[Cuore sacro]]''.
 
== Vita privata ==
L'attrice è stata legata sentimentalmente al produttore, regista e sceneggiatore [[Gabriele Crisanti]].
 
==Biografia==
 
La sua carriera ha inizio nella metà degli [[anni 1950|anni cinquanta]] e va avanti per oltre un cinquantennio, nel corso del quale interpreta oltre cinquanta film, spaziando dal cinema di genere al film d'autore.
 
== Filmografia ==