Collezione Maramotti: differenze tra le versioni
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In due differenti occasioni ha sostenuto l'installazione di opere permanenti: Jason Dodge, ''a permanently open window'', nel 2013, creata in uno spazio industriale dismesso e nel 2019, una fontana su suolo pubblico, ''Mahallat el-Ghouta94, Block 8, District 4'', di Margherita Moscardini, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia
▲In due differenti occasioni ha sostenuto l'installazione di opere permanenti: Jason Dodge, ''a permanently open window'', nel 2013, creata in uno spazio industriale dismesso e nel 2019, una fontana su suolo pubblico, ''Mahallat el-Ghouta94, Block 8, District 4'', di Margherita Moscardini, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, con l'obiettivo di convertirla a spazio ad elementi giurisdizionali di extra-territorialità.
All'interno della Collezione Maramotti sono presenti un Archivio e una Biblioteca d'Arte che comprendono oltre diecimila oggetti tra volumi (libri d'artista, monografie, saggi, cataloghi) e documenti afferenti a diversi nuclei: i fondi storici del collezionista, Achille Maramotti, e di [[Mario Diacono]], letterato, gallerista e critico d’arte, che con il collezionista ha intrattenuto una stretta relazione intellettuale per oltre trent’anni. La costante ricerca e acquisizione di materiali relativi a gran parte degli artisti e dei movimenti artistici rappresentati in Collezione costituiscono un importante approfondimento storico-critico del suo patrimonio nonché una fondamentale risorsa per ricercatori e studiosi.
La Collezione è partner del Premio biennale ''[[Max Mara Art Prize for Women]] in collaboration with [[Whitechapel Gallery]]''.
Le vincitrici delle edizioni del premio sono state: [[Margaret Salmon]], [[Hannah Rickards]], [[Andrea Büttner]], [[Laure Prouvost]], [[Corin Sworn]], [[Emma Hart]], [[Helen Cammock]] ed [[Emma Talbot]].
A cadenza biennale, in occasione di ''Festival Aperto'' ''Reggio Emilia,'' ospita spettacoli di danza in collaborazione con ''[[I Teatri Fondazione di Reggio Emilia]].'' Sempre nell'ambito della danza ha inoltre sostenuto progetti ideati dalla ''[[Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto]].''
== Collezione Permanente ==
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La sezione permanente comprende opere europee indicative delle tendenze espressioniste e astratte degli ultimi anni Quaranta e primi anni Cinquanta definite [[Arte informale|informali]], e un gruppo di opere protoconcettuali italiane. Presenta poi un nucleo significativo di dipinti della cosiddetta [[Pop Art Romana]], seguito da opere di [[Arte Povera]]. A queste succedono diverse opere del neo-espressionismo italiano ([[Transavanguardia]]) oltre ad esempi di [[Neoespressionismo|neo-espressionismo]] tedesco e americano. Fa seguito un nucleo di lavori della [[New Geometry]] americana degli anni Ottanta-Novanta, ai quali succedono le più recenti sperimentazioni inglesi e americane.
Nel 2019, parte della collezione permanente è stata riallestita introducendo alcuni dei progetti temporanei inaugurati nel corso degli anni precedenti
== Il luogo ==
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L'edificio, progettato dagli architetti [[Pastorini e Salvarani]], risale al [[1957]] ed è stato convertito - su progetto dall'architetto inglese [[Andrew Hapgwood]] - in spazio espositivo nel [[2005]] dopo il trasferimento dell'azienda in altra sede.
== Alcuni artisti presenti nella collezione ==
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