Questione meridionale: differenze tra le versioni

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Utilizzata la prima volta nel [[1873]] dal [[deputato]] [[Radicalismo|radicale]] [[Lombardia|lombardo]] [[Antonio Billia]], intendendo la disastrosa situazione [[Economia|economica]] del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]] in confronto alle altre regioni dell'[[Italia]] unita,<ref>{{cita libro |cognome= Romano |nome= Salvatore Francesco |titolo= Storia della questione meridionale |anno=1945 |editore= Edizioni Pantea |p=42 }} {{NoISBN}}</ref> viene adoperata nel linguaggio comune ancora oggi.
 
== La situazione negliprima Statidell'Unità preunitari italianid'Italia ==
=== Inquadramento e situazione politica ===
[[File:Koenigreich beider Sizilien.jpg|upright=1.4|thumb|Mappa del [[XIX secolo]] del [[Regno delle Due Sicilie]]]]
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Più recentemente, [[:en:Carmine_Guerriero|Carmine Guerriero]] e Guilherme de Oliveira hanno confrontato empiricamente le cinque forze identificate dalle principali teorie della formazione delle differenze economiche tra Nord e Sud d'Italia,<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Guilherme de Oliveira e Carmine Guerriero|titolo=Extractive States: The Case of the Italian Unification|rivista=International Review of Law and Economics|volume=56|numero=142-159}}</ref> e cioè la democraticità delle istituzioni politiche pre-unitarie,<ref>{{Cita libro|autore=Robert Putnam, Robert Leonardi e Raffaella Nanetti|titolo=Making Democracy Work|dataoriginale=1993|editore=Simon & Schuster}}</ref> l'ineguaglianza nella distribuzione della proprietà fondiaria e quindi nel rapporto tra elite e agricoltori,<ref name=":1" /> l'arretratezza feudale del regno delle Due Sicilie,<ref name="autogenerato11" /><ref name=":2" /> le dotazione regionali di materie prime e infrastrutture ferroviarie,<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Paul Krugman|data=1981|titolo=Trade, Accumulation, and Uneven Development|rivista=Journal of Development Economics|volume=8|numero=149-161}}</ref> e le politiche pubbliche implementate dal Regno d'Italia dopo l'unità.<ref name=":0" /> La loro conclusione è che, a prescindere dalla diverse metodologie econometriche utilizzate, i dati esistenti indicano che la determinante principale degli attuali divari regionali è da identificarsi nelle politiche pubbliche post-unitarie e, in particolare, nelle minori tasse sulla proprietà fondiaria e nel maggiore investimento in strade ferrate e commesse pubbliche goduti dalle regioni più vicine ai confini con Austria e Francia,<ref>{{Cita libro|autore=Guido Pescosolido|wkautore=|titolo=Unità Nazionale e Sviluppo Economico 1750-1913|edizione=Edizioni Nuova Cultura|anno=2014|città=Roma}}</ref> e perciò più importanti per l'elite piemontese in prospettiva militare.<ref name=":0" /><ref>{{Cita libro|autore=Christopher Duggan|titolo=The Force of Destiny: A History of Italy since 1796|edizione=Houghton Mifflin Company|data=2008|città=New York, NY}}</ref>
 
== Dopo l'unitàUnità d'Italia ==
=== Situazione politica ===
{{vedi anche|Piemontesizzazione|Risorgimento}}
[[File:Riccio G. - ritratto di Marco Minghetti.jpg|thumb|Ritratto di [[Marco Minghetti]]]]
Nel febbraio 1861 si riunirono per la prima volta a Torino i rappresentanti delle regioni unificate, che un mese dopo avrebbe conferito a Vittorio Emanuele il titolo di Re d'Italia per grazia di Dio e volontà della nazione. Il modo in cui dovesse essere governata era però ancora da definire.