Michael Jordan: differenze tra le versioni

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L'esordio di Jordan avvenne il 26 ottobre 1984 contro i [[Washington Bullets]], partita nella quale segnò 16 punti con 5 su 16 dal campo, 7 assist e 6 rimbalzi.<ref name=:10>{{Cita web|autore=Sam Smith|url=https://www.nba.com/bulls/features/michael-jordans-debut-30-years-ago|lingua=en|titolo=Michael Jordan's debut, 30 years ago|data=26 ottobre 2014|accesso=2 maggio 2019|dataarchivio=2 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190502230755/https://www.nba.com/bulls/features/michael-jordans-debut-30-years-ago|deadurl=no}}</ref> Due sere dopo segnò 37 punti contro i [[Milwaukee Bucks]], vincendo il duello con la stella avversaria [[Sidney Moncrief]], mostrando la sua leadership offensiva in poco tempo grazie anche al gioco di squadra focalizzato su di lui.<ref name=:10/><ref name=":7">{{cita|Lazenby|pp. 290-291}}.</ref> Alla nona partita contro [[San Antonio]] segnò 45 punti,<ref>{{Cita web|1=https://www.basketball-reference.com/boxscores/198411130CHI.html|2=San Antonio Spurs at Chicago Bulls Box Score, November 13, 1984|3=2 maggio 2019|lingua=en|dataarchivio=2 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190502230759/https://www.basketball-reference.com/boxscores/198411130CHI.html|deadurl=no}}</ref> altrettanti poche settimane dopo contro il [[Cleveland Cavaliers]]; poi ne segnò 42 contro New York<ref>{{Cita web|url=https://www.basketball-reference.com/boxscores/198501050NYK.html|titolo=Chicago Bulls at New York Knicks Box Score, January 5, 1985|accesso=2 maggio 2019|lingua=en}}</ref> e altri 45 contro Atlanta.<ref>{{Cita web|1=https://www.basketball-reference.com/boxscores/198501260CHI.html|2=Atlanta Hawks at Chicago Bulls Box Score, January 26, 1985|3=2 maggio 2019|lingua=en|dataarchivio=2 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190502230755/https://www.basketball-reference.com/boxscores/198501260CHI.html|deadurl=no}}</ref> La prima tripla doppia (35 punti, 15 assist e 14 rimbalzi) arrivò contro Denver,<ref>{{Cita web|url=https://www.basketball-reference.com/boxscores/198501140CHI.html|titolo=Denver Nuggets at Chicago Bulls Box Score, January 14, 1985|lingua=en|accesso=16 luglio 2019|dataarchivio=29 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180129030850/https://www.basketball-reference.com/boxscores/198501140CHI.html|deadurl=no}}</ref> dopodiché, poco prima della pausa per l'All Star Game, Jordan realizza 41 punti contro i campioni in carica dei [[Boston Celtics]].<ref name=":7" /> Nominato dai tifosi per il quintetto base della squadra dell'Est nell'[[NBA All-Star Game]] del febbraio 1985: durante la competizione diversi compagni di squadra, tra cui [[Isiah Thomas]], si rifiutarono di passargli la palla, infastiditi dalle troppe attenzioni su Jordan, dando così vita al boicottaggio meglio conosciuto come ''freeze-out'';<ref name="larrymagic" /> cementandosi in questa maniera degli attriti.<ref>{{cita web|1=http://thelongshorttrader.com/2013/02/18/michael-jordans-hall-of-fame-enshrinement-speech-highly-applicable-to-market-participants/|2=Michael Jordan's Hall of Fame Enshrinement Speech – highly applicable to market participants|3=20 novembre 2015|data=18 febbraio 2013|lingua=en|dataarchivio=26 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151126023214/http://thelongshorttrader.com/2013/02/18/michael-jordans-hall-of-fame-enshrinement-speech-highly-applicable-to-market-participants/|deadurl=no}}</ref> Subito dopo l'All-Star Game, i Chicago Bulls andarono a fare visita ai Pistons, squadra di Thomas: Jordan segnò 49 punti con 15 rimbalzi e i Bulls vinsero la partita 139-126 nel tempo supplementare.<ref>{{Cita web|url=https://basketball.realgm.com/nba/boxscore/1985-02-12/Detroit-at-Chicago/134376|titolo=Feb 12, 1985 - Detroit Pistons 126 at Chicago Bulls 139 - Box Score|accesso=11 maggio 2019|dataarchivio=11 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190511194800/https://basketball.realgm.com/nba/boxscore/1985-02-12/Detroit-at-Chicago/134376|deadurl=no}}</ref> Grazie alle ottime prestazioni di Jordan, la squadra vinse 38 partite in regular season (11 in più dell'anno prima) e si qualificò ai playoffs, venendo sconfitti al primo turno da Milwaukee per 3-1. Jordan venne premiato come [[NBA Rookie of the Year Award|matricola dell'anno]] davanti alla prima scelta [[Hakeem Olajuwon]].<ref>{{Cita web|1=https://www.basketball-reference.com/awards/awards_1985.html|2=1984-85 NBA Awards Voting|3=2 maggio 2019|lingua=en|dataarchivio=30 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190330224038/https://www.basketball-reference.com/awards/awards_1985.html|deadurl=no}}</ref>
[[File:Michael Jordan - 1985 - Stefanel Trieste.jpg|thumb|left|Jordan, appena eletto ''[[NBA Rookie of the Year Award|rookie of the year]]'' del campionato [[National Basketball Association 1984-1985|NBA 1984-85]] con i [[Chicago Bulls]], qui in canotta [[Stefanel Trieste|Stefanel]] per un ''match'' esibizione a Trieste nell'estate 1985, nell'ambito del lancio italiano delle scarpe ''[[Air Jordan|Air Jordan I]]''.]]
[[File:Michael Jordan - 1985 - Stefanel Trieste.jpg|thumb|left|Jordan in canotta [[Pallacanestro Trieste 2004|Stefanel Trieste]] per una [[amichevole|partita di esibizione]] al [[PalaChiarbola]] contro la [[Sporting Club Juvecaserta|Juve Caserta]] il 26 agosto 1985,<ref>{{cita news |autore=Silvio Maranzana |titolo=Basket: Michael Jordan in passerella a Chiarbola |pubblicazione=[[Il Piccolo]] |città=[[Trieste]] |data=26 agosto 1985 |p=11}}</ref> occasione nella quale mandò in frantumi il tabellone del canestro con una schiacciata e mise a referto 41 punti, guidando la formazione triestina alla vittoria per 113-112 dopo un tempo supplementare.<ref>{{cita news |autore=Silvio Maranzana |titolo=Michael Jordan incanta la platea triestina |pubblicazione=[[Il Piccolo]] |città=[[Trieste]] |data=27 agosto 1985 |p=13}}</ref>]]
 
Durante l'estate i Bulls vengono acquistati da Jerry Reinsdorf, ricco immobiliarista già proprietario della squadra di baseball dei [[Chicago White Sox]], il quale, per prima cosa, assunse come general manager lo scout degli stessi White Sox [[Jerry Krause]].<ref>{{cita|Lazenby|p. 315}}.</ref> Quest'ultimo chiamò, come responsabile del ''coaching staff'', [[Tex Winter]], un allenatore di college in pensione molto apprezzato per aver creato un brillante schema di gioco offensivo noto come "[[attacco triangolo]]"; le basi della dinastia Bulls furono gettate, anche se Krause e Jordan non andarono mai d'accordo e l'acredine tra loro aumentò esponenzialmente fino alla turbolenta rottura.<ref>{{Cita web|url=https://heavy.com/sports/2017/03/jerry-krause-michael-jordan-relationship-hatered-dead-death-chicago-bulls-general-manager-gm-nba/|titolo=Jerry Krause & Michael Jordan: 5 Fast Facts You Need to Know|autore=Chris Bucher|data=2017-03-21|lingua=en|accesso=2019-07-16|dataarchivio=16 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190716123437/https://heavy.com/sports/2017/03/jerry-krause-michael-jordan-relationship-hatered-dead-death-chicago-bulls-general-manager-gm-nba/|deadurl=no}}</ref>