Gastone Novelli (aviatore): differenze tra le versioni

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[[File:Piloti 91ª squadriglia.jpg|thumb|upright=1.3|La [[91ª Squadriglia aeroplani da caccia]]. Da sinistra; serg. Mario D'Urso, serg. [[Gaetano Aliperta]], ten. Gastone Novelli, ten. [[Cesare Magistrini]], cap. [[Bartolomeo Costantini]], cap. [[Fulco Ruffo di Calabria]], col. [[Pier Ruggero Piccio]], ten. [[Guido Keller]], magg. [[Francesco Baracca]], ten. [[Ferruccio Ranza]], ten. [[Mario de Bernardi]], ten. [[Adriano Bacula]], serg. [[Guido Nardini]], sott. [[Eduardo Alfredo Olivero]].]]
Il 22 agosto, rimase ferito in un combattimento aereo e quindi in convalescenza per breve tempo, ma dopo la rotta di [[Caporetto]] ritornò al fronte, assegnato ora alla [[91ª Squadriglia aeroplani da caccia]], comandata da [[Francesco Baracca]]. Qui ottenne le altre vittorie, abbattendo cinque velivoli nemici, alcuni in collaborazione con altri piloti della squadriglia, ed effettuando svariate missioni di attacco al suolo e ricognizione.
Il 17 maggio 1918 abbatte assieme a [[Guido Nardini]] e [[Cesare Magistrini]] l'[[Albatros D.III]] dell’asso austriaco [[Franz Gräser]] della [[Flik 61J]] a Pero, frazione di [[Breda di Piave]].
 
Alla fine della guerra con un totale di otto vittorie ufficialmente riconosciute, rimase al medesimo reparto quale ufficiale di carriera. Venne sanzionato con 10 giorni di rigore per avere eseguito acrobazie aeree sull'ippodromo dei [[Parioli]] a Roma.