Ultras: differenze tra le versioni
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Nel 1971 vengono fondati gli ''Ultras Granata'' del [[Torino Football Club|Torino]]<ref >{{Cita web|url=hhttps://www.toronews.net/columnist/nel-segno-del-toro/breve-guida-al-tifo-granata/|titolo=LaBreve guida al tifo granata|autore=Stefano Budicin|editore=Toro News|accesso=24 febbraio 2021}}</ref> e le ''Brigate Gialloblù'' dell'[[Hellas Verona Football Club|Hellas Verona]], mentre l'anno successivo il fenomeno si estende alle metropoli dell'[[Italia centrale|Italia centro]]-[[Italia meridionale|meridionale]] con la nascita di ''Boys'' e ''Fedayn'' della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] e del ''Commando Ultrà'' del [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]]. Dopodiché si propaga nel resto d'[[Italia]]<ref>Tifare contro. Una storia degli ultras italiani, Giovanni Francesio, Sperling & Kupfer, Milano, 2008, pagg. 29-30</ref>, anche nelle città di medie e piccole dimensioni<ref name="soc">{{Cita web|url=Ghttps://journals.openedition.org/qds/1135#ftn2|titolo=Gli ultrà: origini, storia e sviluppi recenti di un mondo ribelle|autore=Carlo Balestri, Gabriele Viganò|editore=Quaderni di Sociologia|accesso=25 febbraio 2021}}</ref>, travalicando l'ambito calcistico. Inizia ad affermarsi anche nella [[pallacanestro]]: nel 1970 viene costituita la ''Fossa Dei Leoni'' della [[Fortitudo Pallacanestro Bologna 103|Fortitudo Bologna]], mentre nel 1975 l'''Inferno Biancorosso'' della [[Victoria Libertas Pallacanestro|Victoria Libertas Pesaro]].
Lo sviluppo del movimento ultras negli [[Anni 1970|anni settanta]] coincide con un periodo piuttosto tempestoso della società italiana, toccata a più riprese da episodi di violenza e terrorismo. Cosicché i ragazzi, risentendo del clima di generale violenza e partecipandovi, si abbandonano a veri e propri atti di guerriglia urbana prima, durante e dopo le partite, specie in occasione degli incontri "più caldi". Gli effetti e l'influenza della violenza della società dell'epoca sono riscontrabili nei [[Coro da stadio|cori da stadio]], nell'abbigliamento, nella simbologia riproposta dagli striscioni e dagli stessi nomi dei gruppi, spesso presi in prestito dalle manifestazioni e dai cortei politici<ref>Tifare contro. Una storia degli ultras italiani, Giovanni Francesio, Sperling & Kupfer, Milano, 2008, pag. 19</ref><ref name="cont">{{Cita web|url=https://www.rivistacontrasti.it/eroina-calcio-ultras-stadi-anni-70/|titolo=La sciarpa, il tamburo e la siringa|autore=Domenico Rocca|editore=Contrasti|accesso=19 febbraio 2021}}</ref>. Questo perché parecchi frequentatori delle curve sono soliti partecipare attivamente anche alle manifestazioni politiche: si tratta prevalentemente di esponenti della sinistra extraparlamentare, ed in particolare di [[Lotta Continua]], che portano sulle gradinate degli stadi una visione antagonista del tifo<ref>Tifare contro. Una storia degli ultras italiani, Giovanni Francesio, Sperling & Kupfer, Milano, 2008, pagg. 17-18</ref>. Dai movimenti politici giovanili dell'epoca
Nel 1979 scuote l'opinione pubblica la morte del tifoso della [[Società Sportiva Lazio|Lazio]] Vincenzo Paparelli, colpito da un razzo antigrandine autoesplodente lanciato dalla curva della Roma prima del [[Derby di Roma|derby capitolino]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilpost.it/2019/10/28/vincenzo-paparelli/|titolo=L’omicidio di Vincenzo Paparelli allo Stadio Olimpico|autore=Pietro Cabrio|editore=Il Post|accesso=24 febbraio 2021}}</ref>. Non si tratta tuttavia della prima vittima di una partita di calcio in Italia: nel 1963 Giuseppe Plaitano, tifoso della [[Unione Sportiva Salernitana 1919|Salernitana]], morì colpito da un proiettile<ref>{{Cita web|url=https://www.salernotoday.it/sport/salernitana-giuseppe-plaitano-tifoso-morto-anniversario-28-aprile-2020.html|titolo="Sono arrivati proiettili in tribuna": 57 anni fa morì il tifoso Plaitano|Salerno Today|accesso=24 febbraio 2021}}</ref>. Le pistole erano già state utilizzate dai tifosi almeno nel 1925 in occasione di una controversa finale di campionato tra [[Bologna Football Club 1909|Bologna]] e [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] conosciuta come ''[[scudetto delle pistole]]''<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/venerdi/articoli/2016/02/26/news/lo_scudetto_scippato_al_genoa_la_madre_di_tutte_le_porcate-134306052/|titolo=Lo scudetto rubato al Genoa: la madre di tutte le porcate|autore=Gessi Adamoli|editore=La Repubblica|accesso=24 febbraio 2021}}</ref>, mezzo secolo prima della comparsa del fenomeno ultras.
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