Giuseppe Romita: differenze tra le versioni

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=== Ultimo periodo ===
L'ultimo periodo dell'attività politica e della vita di Romita è legato alle importanti realizzazioni intraprese nella sua veste di ministro dei lavori pubblici. Fu sotto il suo ministero che prese avvio il piano autostradale nazionale cui egli diede una forte spinta forzando le resistenze dell'[[ANAS]] che non aveva ancora approvato i piani tecnici di costruzione.<ref name="La Storia siamo noi2">[http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=387 La Storia siamo noi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071028113005/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=387|data=28 ottobre 2007}}</ref> Il 2719 maggio [[19571956]] insieme al [[presidente della Repubblica]] [[Giovanni Gronchi]] posò la prima pietra della futura [[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada del Sole]].<ref name="La Storia siamo noi2" /> Si dedicò con la stessa forza ai piani per l'edilizia popolare, alla costruzione di acquedotti e al rafforzamento del sistema portuale italiano. Fu fautore della creazione di una rete di infrastrutture determinanti per l'avvio del [[miracolo economico italiano]] (1958 - 1963). Diede il suo sostegno all'adesione alla [[Comunità europea del carbone e dell'acciaio|Ceca]] e della [[Comunità europea di difesa|Ced]]. Continuò a lavorare per l'unità socialista in chiave autonomista soprattutto dopo le aperture del PSI al suo congresso di Venezia del [[1957]]. Fu eletto nel comitato centrale del PSDI al congresso di Milano del 1957. Settantunenne, morì a Roma il 15 marzo [[1958]] per un attacco cardiaco.
 
=== Sinossi delle partecipazioni al parlamento del Regno d'Italia ===