Unione Sportiva Squinzano: differenze tra le versioni

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La guerra non consentì allo Squinzano di disputare il campionato, rinunciando alla partecipazione nel [[Serie C 1945-1946|1945-1946]]. Dal 1949 al 1951, sotto l'appassionata presidenza dell'avvocato Vincenzo Motolese, l'11 locale disputò apprezzati campionati in Prima Divisione regionale. Nell'ultimo anno della gestione Motolese ebbe luogo la fusione tra l' US Squinzano, la Juventus Antoniana e il Circolo Cattolico, originando il ''Gruppo Sportivo Gioventù Squinzano'', composto da più dirigenti, fra i quali Santo De Ventura e il presidente Gigi Spalluto salvarono il calcio locale ripartendo dalla [[Seconda Divisione]] nella stagione 1951-52, per poi lasciare il posto la stagione successiva a Gino Carlucci.
 
Il decennio successivo deluse le aspirazioni dei sostenitori, perché la compagine non riuscì a disancorarsi dalla prima serie regionale. Contemporaneamente alla costruzione del nuovo campo sportivo comunale, lo Squinzano tornò a partecipare al massimo campionato regionale, la [[Prima Categoria]], dal [[Prima Categoria Puglia 1960-1961|1960-1962|1961-1962]] al [[Promozione Puglia 1975-1976|1975-1976]], anno dell'atteso ingresso nella più qualificata [[Serie D]] sotto la presidenza di Antonio Papa.
 
In un triennio di concreti preparativi ad un salto ancora più qualificato e con un pubblico sempre più vasto, sotto la presidenza Giangrande la formazione bianconera ottenne la promozione nella [[Serie C2]] professionistica nel [[Serie D 1978-1979|1978-79]]. Gli strisciati mantennero la categoria per tre stagioni, poi retrocedendo in [[Serie D|interregionale]] dopo il travaglio di problemi di vario genere per il club.