Vitale Bramani: differenze tra le versioni
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Diventò membro del [[Club Alpino Italiano]] (CAI) a venticinque anni; nel
Ha aperto circa 100 vie nell'arco alpino.<ref name="ReferenceA">Walter Tobagi, 100.000 salamini- I giganti dell'industria. Vitale Bramani, anni Sessanta.</ref>
== Biografia ==
Vitale nasce a Milano il 3 maggio del 1900 da Cesare Bramani e Rosa Radice, di professione ebanisti.<ref name="ReferenceA"
A 17 anni supera il sesto grado di difficoltà lungo la spaccatura Dones della parete ovest del Torrione Magnaghi Meridionale ([[Grigna (monte)|Grigna]])<ref name="ReferenceB"
▲Vitale nasce a Milano il 3 maggio del 1900 da Cesare Bramani e Rosa Radice, di professione ebanisti.<ref name="ReferenceA" /> Il fratello Cornelio, avendo notato la propensione di Vitale per l'arrampicata, lo introduce al mondo dell'[[alpinismo]]. A quindici anni Vitale Bramani s'iscrive alla SEM ([[Società escursionisti milanesi]]). Qui conosce [[Eugenio Fasana]] di cui sarà allievo e cognato: nel 1927 sposa Maria Fasana, la sorella minore<ref name="ReferenceB">Marco Ferrazza, ''Grigna assassina'', Torino, CDA&Vivalda, 2006</ref>.
▲A 17 anni supera il sesto grado di difficoltà lungo la spaccatura Dones della parete ovest del Torrione Magnaghi Meridionale ([[Grigna (monte)|Grigna]])<ref name="ReferenceB" />.
Nel 1933 riceve la medaglia d'oro al valore alpinistico con il conferimento da parte di [[Angelo Manaresi]] allora presidente del CAI<ref>Eugenio Fasana, ''Profilo di Vitale Bramani'', Le Prealpi, Anno 32, Gennaio/Febbraio 1933, n. 1-2.</ref>.
Nel 1928 inaugura in via della Spiga 8 a Milano
Con la nascita di Cesare (25 aprile 1936 – 6 gennaio 1973) trasferisce la famiglia in via della Spiga di fronte al negozio.
▲Nel 1928 inaugura in via della Spiga 8 a Milano, Vibram, un negozio dedicato all'alpinismo. In poco tempo la Milano che va in montagna si ritrova da Vibram per parlare di scalate, innovazioni, gradi di difficoltà. Qui si danno appuntamento i più importanti alpinisti dell'epoca come [[Ettore Castiglioni]]<ref>Ettore Castiglioni, ''Il giorno delle Mesules'', Torino, CDA&Vivalda, 1993.</ref>, i conti Aldo e [[Alberto Bonacossa]], Elvezio Bozzoli Parasacchi, Celso Gilberti<ref name="Aldo Bonacossa 1971">Aldo Bonacossa, ''In memoria di Vitale Bramani'', Rivista mensile del CAI, Anno 92, Giugno 1971, n. 6, Volume 90.</ref>. Qui Vitale Bramani conosce anche Franco Brambilla, futuro amministratore delegato della [[Pirelli (azienda)|Pirelli]] e cognato di Leopoldo Pirelli: le prime suole Carrarmato saranno prodotte assieme a loro.
▲Con la nascita di Cesare (25 aprile 1936 – 6 gennaio 1973) trasferisce la famiglia in via della Spiga di fronte al negozio. Alla fine degli anni Cinquanta il negozio si trasferisce in via Visconti di Modrone 29. Il nuovo punto vendita che manterrà il nome Vibram fino al 1969 quando diventerà Brmani Sport, viene progettato dall’architetto [[Angelo Bianchetti]]. Resterà attivo fino al 1994<ref>''Chiude Bramani, tra storie di monti e scarponi famosi'', Corriere della Sera, 07.02.1994</ref>.
Nel settembre del 1935 Vitale Bramani assiste a un grave incidente in cordata sulla Punta Rasica in [[Val Bregaglia]], dove perdono la vita sei escursionisti, anche a causa di calzature inadeguate<ref>Eugenio Fasana, ''Quando il gigante si sveglia'', Torino, Montes, 1944.</ref>. La tragedia colpisce particolarmente Vitale Bramani che non riesce a rassegnarsi e cerca in tutti i modi una soluzione per una suola che racchiuda il grip delle [[pedule]] e la robustezza dello [[scarpone]] chiodato. Così ai pesanti chiodi in ferro delle suole degli scarponi utilizzati fino ad allora dagli alpinisti, sostituisce resistenti chiodi di [[gomma vulcanizzata]]. Per migliorare l'aderenza e la trazione disegna dei tasselli a forma di croce: le suole potevano così drenare all'esterno neve e detriti fangosi, oltre a garantire una buona presa sulla roccia<ref name="Aldo Bonacossa 1971" />Dopo numerosi test in montagna, la consacrazione definitiva delle suole Carrarmato Vibram – acronimo delle iniziali del nome e del cognome di Vitale Bramani – è del 1937 quando Vitale conquista insieme a Ettore Castiglioni la parete nord-ovest del Pizzo Badile, 3308 metri. ▼
▲Nel settembre del 1935
=== 1954 la conquista del K2 ===
Nel 1954 avviene la conquista del K2<ref name="Jenner Merletti 2005, p. 28"/> da parte della spedizione italiana guidata da [[Ardito Desio]] e patrocinata dal CAI. Ad arrivare in cima agli 8.611 metri [[Achille Compagnoni]] e [[Lino Lacedelli]] che indossano scarponi Dolomite con suola Vibram. Anche Vitale Bramani investe molto in questa impresa. Insieme al suo ufficio tecnico progetta sei differenti tipi di suole ad alte prestazioni.
Agli inizi degli anni Sessanta Vitale Bramani esporta le suole Vibram verso i mercati degli USA e del Sudamerica. Nel
* Argentina – Gatic s.a.l.c.f.é.i. – Buenos Aires
* Australia – Siazengers (Australia) Pty Ltd. – Sydney
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