Scienze sociali: differenze tra le versioni
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Vengono spesso etichettate con il termine di ''soft science'' ([[scienze molli]]) in quanto, a livello [[epistemologia|epistemologico]], non applicano in toto il [[metodo scientifico]] tipico delle cosiddette [[scienze dure]], sebbene a rigore siano a tutti gli effetti definibili come scienze<ref>Edelstein, D., ''Come vengono insegnate le tecnologie e l'innovazione? Le scienze umane e l'economia della conoscenza'', Ciberspazio e Diritto: Internet e le Professioni Giuridiche/Cyberspace and Law: Internet and Legal Practice, 14:39-49, 2013.</ref> in quanto corpo di [[conoscenza|conoscenze]] logicamente organizzate o strutturate.
=== Le discipline umanistiche ===
Le [[discipline umanistiche]], come quelle
=== '''Epistemologia''' ===
Secondo [[Bachtin]] il fine delle scienze umane e sociali non può essere l’accuratezza di una conoscenza [[oggettività|oggettiva]], come si verifica per le [[scienze naturali]], poiché esse, le scienze sociali, comprendono, trasmettono e interpretano i discorsi di altri, ovvero hanno a che fare con una conoscenza costruita nelle interazioni e nei dialoghi<ref>M. Bachtin, ''The dialogic imagination'', Austin, University of Texas Press, 1981.</ref>. "Nella realtà della vita quotidiana l’accuratezza della conoscenza di cui disponiamo non va intesa allora nei termini di un’esattezza oggettiva, ma va riportata a questo contesto dialogante e argomentativo che la traduce, secondo Bachtin, nel superamento dell’estraneità della cognizione dell’altra persona attraverso la comprensione attiva e il controllo dell’ambiente sociale. Nella prospettiva dialogica l’accuratezza e la precisione della conoscenza fanno riferimento all’elaborazione congiunta dei punti di vista da parte di due differenti individui che, dialogando, li mettono a confronto"<ref>F. Emiliani, ''La realtà delle piccole cose. Psicologia del quotidiano'', Bologna, Il Mulino, 2008, pp. 114-115.</ref>.
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