Francesco Genala: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nasce in una famiglia di piccoli proprietari, figlio di Zeffirino e Diamante Previ. A 13 anni rimane orfano di entrambi i genitori e viene affidato a due concittadine Luigia Vertua Ponzetti e Maria Garganico. Svolge gli studi superiori tra Milano e Cremona. Allo scoppio della [[Seconda guerra d'indipendenza italiana]], a soli 16 anni, si arruola come volontario nei [[Cacciatori della Magra]] . In seguito all' [[Armistizio di Villafranca]] diventa parte dell'esercito del governo provvisorio dell'Emilia e viene acquartierato a Modena, dove inizia a frequentare i corsi di giurisprudenza. Interrompe gli studi per partecipare alla [[Spedizione dei Mille]], prima in [[Sicilia]] dove combatte nella [[Battaglia di Milazzo (1860)|Battaglia di Milazzo]], e nella [[Battaglia del Volturno]]. Nel dicembre del 1860, finito il servizio militare, torna a [[Modena]] per continuare gli studi. Un anno dopo si trasferisce a [[Siena]] dove si laurea il 24 novembre 1862 Nel 1866, con la [[Terza guerra d'indipendenza italiana|Terza guerra d'indipendenza italiana.]] riprende le armi come volontario nel [[Garibaldino|quarto reggimento garibaldino]] .
 
Intraprende una serie di viaggi in [[Francia]], in [[Olanda]], in [[Belgio]], in [[Germania]] dove si ferma per un anno e mezzo per perfezionare gli studi economico-giuridici. Durante il soggiorno a [[Londra]] approfondisce gli studi giuridici e politici, interessandosi in modo particolare al sistema politico [[Bipartitismo|bipartitico]].<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-genala_%28Dizionario-Biografico%29/|titolo=Genala, Francesco|autore=Mario di Napoli|sito=Treccani Dizionario Biografico degli italiani|data=2000|volume=53}}</ref>
 
Molto apprezzato nei salotti intellettuali milanesi e fiorentini, nel 1872 viene coinvolto da [[Ubaldino Peruzzi]] nella Società Adam Smith. L'[[Accademia dei Georgofili]] lo elegge come socio ordinario nel 1874. Sempre nel 1874 viene designato come rappresentante alla Camera per il comune di [[Soresina]]. Ottiene la [[cittadinanza onoraria]] di Firenze per aver contribuito in maniera significativa alla risoluzione dei problemi di indebitamento gravanti sulla città. Ne scrive nel saggio ''La questione di Firenze e il modo di risolverla.''<ref>{{Cita libro|autore=Francesco Genala|titolo=La questione di Firenze e il modo di risolverla|anno=1878|editore=Tip. del Senato di Forzani e C.|città=Roma}}</ref>
 
Muore a soli 50 anni l'8 novembre del 1893.<ref>{{Cita libro|autore=Giuditta Cipelletti|titolo=Francesco Genala: bibliografia delle sue opere e degli scritti su di lui|dataoriginale=4 febbraio 1968}}</ref>. Alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] viene ricordato da [[Giovanni Giolitti]].<ref>{{Cita web|url=https://storia.camera.it/regno/lavori/leg18/sed164.pdf|titolo=Commemorazione di Francesco Genala fatta alla Camera il 23 novembre 1893, di Giovanni Giolitti|citazione=Una operosità eccezionale che rivelava quanto fosse in lui gagliardo il culto del dovere, adempiuto con lo slancio de' più alti sentimenti di abnegazione, come si vide nei lutti di Casamicciola; una parola pronta, peregrina, corretta, adorna; una condotta determinata dalla fermezza dei convincimenti ; una cordialità di affetti che gli avea cattivato larghissime simpatie, erano queste eminenti doti ch'egli pose a servigio della causa liberale e che al presente ne fanno sentire grave, amarissima la perdita"}}</ref>
 
== Da avvocato a deputato ==