Fatturato: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
Fuori dalla corretta tecnica [[ragioneria|ragioneristico]]-[[tributo|tributaria]], in un'accezione meramente corrente nel commercio, viene considerato volgarmente come la somma dei ricavi dell'[[impresa]]<ref>Un'impresa può generare diverse tipologie di ricavo diverse dal fatturato (che è quello della gestione caratteristica), ad esempio ricavi di natura finanziaria, straordinaria o di gestioni non caratteristiche. Esempio: in un'impresa alimentare, i proventi di affitti di immobili di proprietà non c'entrano nulla con il fatturato, mentre entrano nel fatturato di una società immobiliare.</ref>. In realtà, il concetto di fatturato deriva direttamente dalla disciplina IVA, cui è inscindibilmente legata l'emissione della [[fattura]], per cui non deve essere confuso con il "''valore della produzione''", ovvero la somma dei ricavi aziendali che sono indicati nel [[conto economico]] del [[bilancio d'esercizio]] delle imprese (punto "A" del conto economico). Infatti, i due valori (fatturato e valore della [[produzione]]) possono sensibilmente differire a causa della diversa competenza temporale dei ricavi appostati in bilancio rispetto alla quantificazione del volume di affari IVA che raggruppa le sole fatture emesse nell'esercizio senza tenere conto della eventuale diversa competenza economica-temporale dei ricavi esposti in fattura come, invece, avviene per la redazione del bilancio d'esercizio.
 
 
Il fatturato è solitamente riferito all'[[anno fiscale|anno di esercizio]] e, come il nome ben indica, corrisponde alla definizione di "somma, al netto dell'IVA, degli importi delle [[fattura (documento)|fatture]] emesse"<ref>Il fatturato è sempre calcolato al netto di IVA. Infatti, l'IVA è un debito verso l'erario non un ricavo.</ref> ovvero è il totale degli imponibili delle cessioni e/o prestazioni, detratti gli importi di abbuoni e di sconti esposti in fattura<ref>https://www.soldionline.it/guide/glossari/finanza-fatturato</ref>. Come sopra detto, viene spesso impropriamente considerato come mera somma dei ricavi d'esercizio e, con questa logica, è atecnicamente utilizzato per "misurare" la capacità di [[mercato]] di un'[[impresa]]. L'utilizzo atecnico è, peraltro, estremamente pericoloso perché può ingenerare equivoci di rilievo in una materia che per natura è applicata in transazioni e rapporti economici (specialmente con la [[pubblica amministrazione]]).