Curatore editoriale: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 37:
La chiarezza riguarda l'esposizione, la quale deve essere quanto più semplice e comprensibile possibile; il testo dovrà presentare un incipit che introduca la tesi, uno svolgimento, e una sintesi che faccia tornare il lettore all'incipit e lo giustifichi.
;Chiusura
La chiusura è relativa alla presenza di titolo, occhiello, sommario, testatine, titoletti, oltre che di una formattazione adeguata a seconda dell'opera. Stante la scomparsa – per ragioni economiche – dei 'draghi' dalle case editrici (leggendari e coltissimi correttori di bozze, talvolta, precursori della figura dello stesso curatore), ora è il curatore a farsi carico dei refusi; la correttezza è quella ortografica, grammaticale e sintattica. <br/>
 
(Il curatore sigla le ''N.d.R'', cioè le Note di Redazione.
Alcune agenzie esterne, per conto di editori, svolgono servizi di revisione avvalendosi di professionisti indipendenti o associati.)
;Correttezza
La correttezza è quella ortografica, grammaticale e sintattica.
 
 
Com'è naturale, fra curatore e autore esiste un rapporto dialettico, molto spesso conflittuale: spetta al curatore, infatti, il delicato compito di insistere con l'autore perché questi apporti le necessarie modifiche.