Pinza freno: differenze tra le versioni

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== Struttura della pinza ==
La parte esterna e di supporto dei pistoni della pinza può essere creata con diverse strutture, il che ne conferiscono diverse caratteristiche:
* ''A blocchi'' generalmente si trattano di due pezzi tenuti assieme da due o più viti il che ne permette una facile revisione, un costo di produzione e riparazione più basso.
* ''Monoblocco'' caratterizzata da un unico elemento di supporto dei pistoni, generalmente questa struttura è tipica delle pinze flottanti, le quali grazie a questa caratteristica sono più rigide delle corrispettive pinze fisse, senza perdere l'economicità e la facilità di revisione, mentre con l'adozione di questo tipo costruttivo anche per le pinze fisse, si è perso per queste ultime la facilità di revisione, con l'aumento dei costi produttivi, guadagnando la rigidità tipica delle pinze flottanti.
 
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[[File:Brembo Disc brake.jpg|thumb|Pinza freno radiale]]
* ''Radiale'', questo tipo di collegamento viene utilizzata soltanto sulle forcelle a steli rovesciati, tale collegamento ha permesso di migliorare la rigidità e ridurre il peso dell'aggancio al piedino della forcella, ma quest'aggancio è generalmente più costoso e si rende migliore rispetto all'aggancio tramite asta solo in condizioni molto gravose per i freni, come nelle competizioni, anche se nel [[2007]] molte case hanno fatto vanto di tale sistema, applicandolo anche sui ciclomotori, questo sistema rispetto agli altri permette un facile e veloce adeguamento dell'attacco pinza per dischi di dimensioni maggiori, tramite l'uso di semplici spessori.
* ''Tramite asta trasversale'', questo collegamento viene utilizzato con le forcelle a steli rovesciati, utilizza un'asta che partendo dal piedino della forcella posiziona la pinza freno all'altezza desiderata, questo sistema ha il vantaggio di permettepermettere una maggiore flessibilità di sostituzione delle forcelle, infatti non serve avere un fodero specifico per quella pinza frenante, ma è sufficiente rispettare il diametro del fodero, anche se tale sistema perde in qualità meccaniche rispetto al sistema tradizionale.
{{Doppia immagine|left|Kawasaki KR1-S.jpg|115|Flickr - ronsaunders47 - YAMAHA TZR 250. 1986-96. TWIN CYLINDER TWO STROKE..jpg|120|Piastra oscillante, collegata al telaio}}
* ''Piastra oscillante'', la pinza è fissata a una piastra che è vincolata a ruotare sull'asse del mozzo della ruota e tenuta in posizione da una leva che crea un quadrilatero snodato con il telaio, questo sistema è generalmente utilizzato sull'impianto posteriore e permette di gestire i trasferimenti di peso e conseguenti variazioni d'assetto, funzionando come sistema anti-affondamento nel caso di sistemi all'anteriore, mentre generalmente al posteriore viene favorito l'affondamento del posteriore per ridurre il trasferimento di carico e aumentare le potenzialità frenanti.
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=== Tipologia ===
Questi pistoncini possono essere:
* ''Uguali'', questo tipo permette d'di avere sempre una pressione costante lungo tutta la superficie delle pastiglie sul disco, garantendo un'usura omogenea, ma limita la gradualità della frenata.
* ''A diametro differenziato'', questo tipo ha come caratteristica una coppia di pistoni di diametro diverso. Il pistoncino più piccolo permette d'avere un'azione più graduale e modulare dell'azione frenante, venendo azionato più velocemente perché richiede meno liquido per lo spostamento, facendo aderire prima la propria porzione della pastiglia, permettendo un inizio più dolce della frenata, andando a ridurre la forza sul comando del freno, il pistoncino più piccolo si ritrae più rapidamente, riducendo più gradualmente l'azione frenante, come contro porta ad avere un'usura non omogenea della pastiglia che tende a consumarsi diagonalmente, per via dei transitori e modulazioni della frenata, mentre quando tutti i pistoncini sono in pressione, trasferisce minore forza sulla pastiglia e compensa l'effetto servo dovuto al bordo della pastiglia frenante ed evita anche l'entrata in risonanza (fischio) dei pattini freno<ref>[http://www.donboscosandona.it/materiale/doc.php?id=968 I freni] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304081850/http://www.donboscosandona.it/materiale/doc.php?id=968 |data=4 marzo 2016 }}</ref>.<br />Questo tipo di soluzione sta progressivamente andando in disuso nel settore motociclistico proprio nelle applicazioni più sportive dove si era imposto, si è infatti appurato che spingere la pastiglia con due o più pistoncini, per quanto differenziati, non produceva gli effetti di potenza frenante e di uniformità di usura generato invece dall'azione di più pastiglie spinte ognuna da un pistoncino o da pastiglie freno con più intagli. Questo sistema ha anche il vantaggio di avere più bordi di attacco della pastiglia a tutto vantaggio della potenza frenante e impianti a 4 pistoncini e 4 pastiglie sono ormai la prassi su tutte le motociclette più performanti.