Altiero Spinelli: differenze tra le versioni

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Biografia
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=== Periodo in carcere ===
Spinelli scontò circa dieci anni di carcere dal 1928 al 1937 in tre città diverse: a [[Lucca]] (1928-1931), a [[Viterbo]] (1931-1932) e a [[Civitavecchia]] (1932-1937). A queste tre fasi vanno aggiunti pochi mesi passati a Roma nel [[1937]], nel [[Regina Coeli (carcere)|carcere di Regina Coeli]], nell'attesa di tornare in libertà, essendogli stati [[condono|condonati]] cinque anni nel [[1932]], in occasione del decennale della [[Marcia su Roma]] e {{chiarire|per altrila motivinascita della principessa Maria Pia di Savoia, figlia del principe Umberto II|cioè?}}. In questi anni, a causa della lontananza, si concluse il suo rapporto con [[Tina Pizzardo]] (nipote del cardinale [[Giuseppe Pizzardo]]).
 
Trascorse tale periodo approfondendo i suoi studi nel campo della filosofia, soprattutto [[Hegel]] e [[Marx]], della storia e dell'economia, ma anche in quello letterario (imparò il russo e lo spagnolo leggendo i classici in lingua originale). Tra i compagni di reclusione, Spinelli stimava [[Giuseppe Pianezza]]<ref>{{Cita web |url=http://www.eurostudium.uniroma1.it/documenti/spinelli/ordine_giorno.php |titolo=Eurostudium - ''Un ordine del giorno degli anni Trenta''. |accesso=15 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091024035530/http://www.eurostudium.uniroma1.it/documenti/spinelli/ordine_giorno.php |dataarchivio=24 ottobre 2009 |urlmorto=sì }}</ref>, [[Umberto Terracini]] e [[Leo Valiani]]. Pur rimanendo iscritto al partito, maturò gradualmente il suo distacco dal marxismo, considerandolo ormai troppo liberale per fare l'interesse del [[proletariato]]. Non si avvicinò ancora, tuttavia, ad altre ideologie politiche e, per questo, fu costantemente guardato con sospetto dagli altri detenuti politici. Nel 1937 fu trasferito a Roma ma, mentre attendeva con ansia il momento del rilascio, ricevette la brusca notizia del trasferimento al [[confino]] di [[Ventotene]].