Stavka: differenze tra le versioni

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Lo Stavka delle forze armate Sovietiche durante la [[Seconda guerra mondiale]] (la [[Grande guerra patriottica]]), rinominato anche "Comando generale delle Forze Armate dell'Unione delle Repubbliche Socialistiche Sovietiche", venne creato il 23 giugno [[1941]] con un decreto segreto firmato da [[Stalin|Josif Stalin]] nella sua doppia carica di Presidente del Consiglio dei Ministri e Segretario Generale del [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica]]. Con tale decreto lo Stavka venne formato dal ministro della difesa, [[maresciallo dell'Unione Sovietica|maresciallo]] [[Semën Timošenko]] (come presidente), il comandante dello Stato Maggiore generale, [[Georgij Žukov]], [[Stalin]] stesso, [[Vjačeslav Molotov]], i marescialli [[Kliment Vorošilov]] e [[Semën Budënnyj|Budënnyj]] e il Commissario del Popolo della Marina, Ammiraglio [[Nikolaj Gerasimovič Kuznecov|Kuznecov]].
 
Lo stesso decreto stabiliva che lo Stavka come "l'istituzione di un consiglio permanente dello Stavka comprendeva i comandanti, maresciallo [[Kulyk]], maresciallo [[Boris Michajlovič Šapošnikov|Šapošnikov]], [[Kirill Afanas'evič Mereckov|Kirill Mereckov]], il comandante della Forza Aerea <!-- Павел Федорович Жигарев-->[[Pavel Fëdorovič Žigarev|Žigarev]], [[Nikolaj Vatutin]], il comandante della Difesa aerea [[Nikolaj Voronov|Voronov]], [[Anastas Ivanovič Mikojan|Mikojan]], [[Lazar' Moiseevič Kaganovič|Kaganovič]], [[Lavrentij Pavlovič Berija|Berija]], [[Nikolaj Voznesenskij|Voznesenskij]], [[Andrej Aleksandrovič Ždanov|Ždanov]], [[Georgij Maksimilianovič Malenkov|Malenkov]], MekhlisMechlis".
 
Entro pochi giorni Stalin assunse tutti i poteri politici e militari: egli era già presidente del consiglio dei commissari del popolo dal 6 maggio 1941; dal 30 giugno 1941 divenne il capo del [[Comitato di difesa dello Stato]], quindi il 19 luglio 1941 divenne commissario alla difesa al posto del maresciallo Timošenko e quindi presidente dello Stavka; infine l'8 agosto 1941 assunse anche la carica di "comandante supremo delle forze armate".