Monsampolo del Tronto: differenze tra le versioni

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|Data istituzione =
|Abitanti = 4525
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2019genbilmens/index.htmlphp?anno=2019&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2019.
|Aggiornamento abitanti = 30-11-2019
|Sottodivisioni = [[Stella (Monsampolo del Tronto)|Stella]]
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La storia di Monsampolo comincia con quella della sua unica frazione, [[Stella (Monsampolo del Tronto)|Stella]]. Sorta nell'[[Italia preistorica e protostorica#Italia pre-romana|epoca pre-romana]], ospitò vari popoli tra i quali si distinsero, per l'appunto i [[Piceni]], popoli nomadi, che si insediarono lungo la [[valle del Tronto]]. Questi popoli originari furono sconfitti in battaglia dai [[Civiltà romana|Romani]], in seguito alla rottura di un patto di non belligeranza, probabilmente legato alla pressante richiesta di tributi da parte [[Antica Roma|romana]]. Si racconta che verso il [[75 a.C.]], la battaglia si sviluppò da Ascoli fino alla foce del Tronto. Dopo la conquista, il territorio venne, come in altre parti del vasto [[Impero Romano]], progressivamente [[romanizzazione (storia)|romanizzato]]; andarono così in disuso alcune culture ancestrali, tra le quali il culto rituale dei defunti e degli spiriti.
In [[Medioevo|epoca feudale]] il popolo si ritirò sull'altura di quello che fu ribattezzato Monsampolo del Tronto e Stella rimase un paese di transito per le carovane che viaggiavano per commercio da [[Roma]] all'[[Adriatico]] lungo la [[via Salaria]], il cui nome è associato al commercio del sale, in quanto spesso era merce di pagamento.
Nell'epoca del [[Rinascimento]], il paese si sviluppò attorno alla villa dei Signori del borgo, di cui ancora è ben conservata la costruzione originaria, che dominava la valle sottostante. In seguito la storia di Stella in pratica coincide con quella di Monsampolo e della [[Valle del Tronto]].
 
Monsampolo è il luogo natale del letterato Nicola Gaetani Tamburrini, patriota, autore di studi danteschi e promotore della formazione scolastica nell'Italia postunitaria.