Valutazione (finanza): differenze tra le versioni

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==Descrizione==
 
Il problema che viene affrontato dalla valutazione degli investimenti è, nella sostanza, un problema di scelta: ogni azienda o privato deve, infatti, prendere delle decisioni d'investimento, dirette ad allocare i soli progetti che "creano [[valore (economia)|valore]]" tenendo conto delle limitate [[risorsa economica|risorse]] disponibili ([[fattore produttivo|fattori produttivi]]). Per poter risolvere a sistema tale problema di scelta fra possibili alternative è necessario poter discriminare le diverse possibilità in base ad un'''[[unità di misura]]'' che deve essere in grado di evidenziare sia la validità dell'iniziativa, sia i correlati effetti economico – finanziari: è comunemente accettato che l'unità di misura cui fare riferimento in questo caso sia il '''valore economico''' dell'iniziativa.
 
Il ''costo di un investimento'' è dato dai flussi finanziari in uscita – o minori flussi in entrata – connessi alla sua attuazione; analogamente, i "benefici" ad esso associati sono costituiti da flussi finanziari in entrata – ovvero a minori flussi in uscita (dove ritorni e costi futuri sono elementi di carattere previsionale). In tal modo un'operazione d'investimento può essere rappresentata da una successione (stimata) di future entrate ed uscite monetarie denominata "[[flusso di cassa]]".
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Alcune delle metodologie di valutazione usualmente adottate (in [[regime finanziario]] di [[capitalizzazione composta]]) sono le seguenti:
*'''[[Flusso di cassa attualizzato''']] (in inglese: ''[[Discounted cash flow]]''): attualizzazione dei flussi monetari differenziali associati al progetto d'investimento attraverso l'utilizzo di un [[tasso di attualizzazione]] di riferimento. La somma algebrica delle entrate ed uscite attualizzate rappresenta il [[Valore attuale netto]] - VAN del progetto (in inglese ''Net present value - NPV'')
*'''Tasso interno di rendimento''' (TIR o, nella notazione inglese, ''Internal rate of return'' - IRR): individuazione del [[tasso di attualizzazione]] che azzera algebricamente le entrate ed uscite associate al progetto e confronto del tasso individuato con un tasso di confronto ([[benchmark (finanza)|benchmark]]).
*'''Periodo di rimborso''' (''Pay Back Period'', nella notazione inglese): calcolo del numero di anni necessario per compensare l'investimento attraverso flussi positivi. In pratica è la prima scadenza in cui si verifica un'inversione di segno nei saldi di cassa.
 
Tali metodologie, che considerano esclusivamente le variabili finanziarie di tipo quantitativo, non sono le uniche ma sono quelle maggiormente condivise nella teoria e nella prassi valutativa.
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===Flusso di cassa attualizzato===
 
Il criterio del '''Valorevalore Attualeattuale Netto'''netto (VAN) si basa sul principio secondo il quale un'iniziativa merita di essere presa in considerazione solo se i benefici che ne possono derivare sono superiori alle risorse utilizzate. Nella costruzione della formula di calcolo dell'NPV si parte dalla [[legge di capitalizzazione]] adattandola ad operazioni che producono flussi di cassa distribuiti lungo diversi periodi; pertanto il VAN risulta dato dall'espressione seguente:
 
<math>VAN=-C_0+\frac{C_1}{1+i}+\frac{C_2}{(1+i)^2}+\cdots+\frac{C_n}{(1+i)^n}</math>
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===Tasso interno di rendimento===
 
La determinazione del '''Tassotasso Internointerno di Rendimento'''rendimento è data dalla risoluzione dell'[[equazione]] [1] rispetto alla variabile ''i'', posto il valore del VAN pari a zero.
 
In questo senso il tasso ''i'' rappresenta il costo massimo dei mezzi finanziari che l'azienda può assumere in relazione a quel determinato progetto. Il tasso interno di rendimento non può essere calcolato direttamente, ma, come detto, si deve risolvere ricorsivamente la seguente [[equazione polinomiale]]:
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===Periodo di rimborso===
 
Per la determinazione del '''periodo di rimborso''' è necessario risolvere l'equazione [2] ''rispetto al tempo'' per un predefinito valore di ''i'' (con ''i'' scelto secondo considerazioni inerenti allo specifico investimento e/o in base al WACC).
 
Secondo tale criterio un investimento è tanto più preferibile quanto minore risulti il periodo di rimborso. Tale metodo però ha dei limiti perché non prende in considerazione l'andamento dei flussi di cassa dopo il recupero dell'esborso iniziale.