Locomotiva: differenze tra le versioni

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Alla fine del [[XVIII secolo]] il motore a vapore cominciava a diffondersi in ambito industriale e vi furono i primi tentativi di applicazione delle [[generatore di vapore|caldaie]] a mezzi di trasporto.
 
Il primo che riuscì a far muovere un veicolo su rotaia grazie alla forza del vapore fu l'inventore inglese [[Richard Trevithick]], che nel febbraio [[1804]] costruì la prima locomotiva a vapore funzionante per la miniera di PennydarrenPenydarren nel [[Galles]]. La macchina di Trevithick era semplice e spartana, una semplice caldaia in [[ferro]] con un camino posto presso la bocca di caricamento del [[carbone]]. Il [[vapore]] prodotto veniva convogliato ad un [[Cilindro (idraulica)|cilindro]] orizzontale al lato opposto del camino, che trasmetteva il movimento ad un asse motore tramite un semplice [[Biella (meccanica)|biellismo]]. La caldaia raggiungeva la pressione di circa 2,8 bar, ed era dotata di una valvola di sfogo per le sovrappressioni. Nel [[1808]] Trevithick costruì una seconda macchina, simile, chiamata ironicamente ''Catch me who can'' (''Mi acchiappi chi può''); questa era a cilindro verticale.
 
Nel [[1812]] l'ingegnere [[Matthew Murray]] e l'industriale [[John Blenkinsop]] costruirono la prima macchina a due cilindri, da 203&nbsp;mm di diametro ciascuno. Anche in questo caso i cilindri erano verticali e collegati con un meccanismo simile a quello di Trevithick. L'asse motore era dotato di rudimentali [[ingranaggio|ruote dentate]] che agivano su una [[cremagliera]] per far presa sul binario e muovere il veicolo. Questa macchina, a tre assi, denominata ''[[Locomotiva Salamanca|Salamanca]]'', aveva dimensioni maggiori rispetto a quella di Trevithick e si dimostrò adatta a trasportare il carbone della miniera di Middleton (di proprietà di Blenkinsop). Ne vennero prodotti altri tre esemplari che servirono ininterrottamente fino agli [[anni 1830|anni trenta]] del [[XIX secolo]] nonostante gli alti costi di mantenimento e i frequenti guasti della ruota dentata.<ref>{{en}} [http://www.spartacus.schoolnet.co.uk/RAblenkinsop.htm Biografia di John Blenkinsop] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090310082318/http://www.spartacus.schoolnet.co.uk/RAblenkinsop.htm |data=10 marzo 2009 }}</ref>