Professore invitato: differenze tra le versioni
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La legislazione italiana e' molto diversa da quella statunitense.. |
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Le due qualifiche non sono equivalenti: il termine "''professore invitato''" si utilizza quando il docente è chiamato a svolgere anche un'attività didattica, mentre si parla di "''professore ospite''" quando l'impegno riguarda esclusivamente un'attività di ricerca. Per il principio dell'autonomia universitaria, le modalità per la selezione dei docenti stranieri e per l'attribuzione della qualifica sono decise in genere dai singoli atenei, sulla base di apposite deliberazioni.<ref>Si veda, a titolo di esempio, il {{cita web|url=http://www.sumitalia.it/ita/istituto/documenti/Regolamento_professore_invitato_ospite.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131102014450/http://www.sumitalia.it/ita/istituto/documenti/Regolamento_professore_invitato_ospite.pdf|urlmorto=si|titolo=regolamento}} dell'[[Istituto italiano di scienze umane]].</ref>
Lo status di ''professore invitato'' si ottiene, solitamente, grazie a particolari competenze o abilità in un determinato campo (per cui, ad esempio, si viene invitati per effettuare cicli di lezioni come '''''visiting professor''''', o per un ciclo di conferenze), oppure per approfondire - grazie all'apporto di fondi provenienti dal paese ospitante - una qualche ricerca iniziata nel paese di provenienza ('''''visiting researcher''''' o '''''research fellow'''''). Dizioni quali '''''visiting lecturer''''' o '''''visiting scholar''''' hanno il medesimo significato, il loro utilizzo dipende dal paese e dall'Università ospitante.
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