Consulente di direzione: differenze tra le versioni

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Un'altra dimensione, tipica, di segmentazione è per tipologia dimensionale di committenti: la consulenza direzionale per una micro o piccola impresa ha caratteristiche peculiari rispetto ad una multinazionale e viceversa. Pertanto, è piuttosto difficile per il singolo consulente potersi adattare facilmente a due contesti diversissimi. Naturalmente, le grandi società possono offrire personale diversificato e qualificato per le varie situazioni ed esigenze, anche facendo ricorso massiccio ai [[Libero professionista|freelance]] quando necessario.
 
In Italia, data la grandissima diffusione della certificazione aziendale [[Norme della serie ISO 9000|ISO 9001]], molti dei consulenti aziendali (diversi da quelli "obbligatori" di area contabile-amministrativa) che lavorano per le micro e piccole imprese, sono degli specialisti di progettazione ed implementazione dei sistemi di gestione qualità e questo è il servizio principale richiesto dai loro clienti. Quando la necessità è di tipo esclusivamente burocratico-formale<ref>Mentalità e pratica italiana negativa ma assai diffusa anche in conseguenza della tipologia di burocrazia pubblica. Si pensi che l'Italia è la seconda nazione al mondo (dopo la Cina!) per numero di certificati ISO 9001 (fonte: [http://www.uni.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1686:verso-la-iso-90012015-la-posizione-italiana&catid=111:generale&Itemid=546 Sito Uni 20-10-2012)].</ref> (in pratica l'ottenimento e conservazione del "bollino"), non lo sviluppo di un concreto e reale sistema di gestione organizzativa, il consulente è più propriamente uno specialista di certificazioni volontarie ISO. Medesimo discorso vale per le aree "compliance" relative a sicurezza e salute ([[Testo unico sulla sicurezza sul lavoro|TU 81/2008]]) oppure a [[Marchio CE|marcature CE]] di prodotto, così come la sicurezza nel settore alimentare HACCP ([[Analisi dei rischi e controllo dei punti critici]]) nonché in tema di [[privacy]] ([[codice in materia di protezione dei dati personali]], d.lgs. 196/2003) e [[modello di organizzazione e gestione]] ([[decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231]], che disciplina la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche).
Invece, quando la dimensione o le esigenze/obiettivi del cliente aumentano, sono necessari specialisti di strategia, organizzazione, ristrutturazione societaria, finanziaria e dei processi, risorse umane, controllo di gestione, progetti ICT, ecc: in pratica, i consulenti direzionali nel significato più preciso e peculiare del termine.
 
Le classiche attività rientranti nella consulenza di direzione non sono "attività riservate" ovvero per cui occorra l'iscrizione ad uno specifico albo o collegio, ai sensi delle leggi vigenti. Anche se spesso diversi soggetti delle [[professione|professioni]] ordinistiche (dette "regolamentate") svolgono attività di consulenza di direzione, è da precisare che il titolo abilitante non costituisce di per sé un requisito vincolante o necessario per l'erogazione del servizio.
 
Quando la consulenza direzionale è svolta alle piccole organizzazioni, solitamente, un solo professionista è sufficiente per erogare il servizio. Nel caso di commesse per grandi e grandissime organizzazioni (che possono richiedere interventi anche presso diverse sedi dislocate a livello continentale o mondiale), il team di progetto oltre a essere multidisciplinare è solitamente articolato con una certa gerarchia. I classici ruoli (con profili, responsabilità e tariffe diverse) sono:
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La valutazione della ''customer satisfaction'' è una fase assai rilevante della consulenza direzionale ed è uno dei punti di distinzione rispetto ad altri servizi professionali di consulenza aziendale.
 
=== Italia ===
In Italia, data la grandissima diffusione della certificazione aziendale [[Norme della serie ISO 9000|ISO 9001]], molti dei consulenti aziendali (diversi da quelli "obbligatori" di area contabile-amministrativa) che lavorano per le micro e piccole imprese, sono degli specialisti di progettazione ed implementazione dei sistemi di gestione qualità e questo è il servizio principale richiesto dai loro clienti. Quando la necessità è di tipo esclusivamente burocratico-formale<ref>Mentalità e pratica italiana negativa ma assai diffusa anche in conseguenza della tipologia di burocrazia pubblica. Si pensi che l'Italia è la seconda nazione al mondo (dopo la Cina!) per numero di certificati ISO 9001 (fonte: [http://www.uni.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1686:verso-la-iso-90012015-la-posizione-italiana&catid=111:generale&Itemid=546 Sito Uni 20-10-2012)].</ref> (in pratica l'ottenimento e conservazione del "bollino"), non lo sviluppo di un concreto e reale sistema di gestione organizzativa, il consulente è più propriamente uno specialista di certificazioni volontarie ISO. Medesimo discorso vale per le aree "compliance" relative a sicurezza e salute ([[Testo unico sulla sicurezza sul lavoro|TU 81/2008]]) oppure a [[Marchio CE|marcature CE]] di prodotto, così come la sicurezza nel settore alimentare HACCP ([[Analisi dei rischi e controllo dei punti critici]]) nonché in tema di [[privacy]] ([[codice in materia di protezione dei dati personali]], d.lgs. 196/2003) e [[modello di organizzazione e gestione]] ([[decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231]], che disciplina la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche).
Invece, quando la dimensione o le esigenze/obiettivi del cliente aumentano, sono necessari specialisti di strategia, organizzazione, ristrutturazione societaria, finanziaria e dei processi, risorse umane, controllo di gestione, progetti ICT, ecc: in pratica, i consulenti direzionali nel significato più preciso e peculiare del termine.
 
Le classiche attività rientranti nella consulenza di direzione non sono "attività riservate" ovvero per cui occorra l'iscrizione ad uno specifico albo o collegio, ai sensi delle leggi vigenti. Anche se spesso diversi soggetti delle [[professione|professioni]] ordinistiche (dette "regolamentate") svolgono attività di consulenza di direzione, è da precisare che il titolo abilitante non costituisce di per sé un requisito vincolante o necessario per l'erogazione del servizio.
 
== Note ==