Achille Giovanni Cagna: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nacque in una umile famiglia e dopo l'espulsione dalla scuola tecnica iniziò a lavorare assieme al padre [[stipettaio]]. La sua passione per la [[letteratura]] sbocciò tardivamente e lo scrittore seguì il tipico percorso dell'autodidatta, aiutato da alcune amicizie particolarmente influenti, come quella di [[Giuseppe Cesare Abba]], [[Edmondo De Amicis]] e soprattutto [[Giovanni Faldella]].
 
I suoi esordi, ''Falene dell'amore'' e ''Un bel sogno'' (1871) furono però ispirati da autori come [[Medoro Savini]] e [[Antonio Ghislanzoni]], vista l'impronta sentimentale portata alle descrizioni commoventi e patetiche emersa nei due racconti. Della sua produzione narrativa si ricordano: ''Provinciali'' (1886), ''Alpinisti ciabattoni'' (1888), ''La rivincita dell'amore'' (1891), ''Contrada dei gatti'' (1924) ed altre ancora. Con la pubblicazione di ''Provinciali'' apparve più chiaro l'influsso faldelliano. In questo libro, lo scrittore focalizzò la sua minuta attenzione sulla vita di provincia, caratterizzandosi per l'affresco del contesto cittadino visto dalla sua angolazione particolare, espresso grazie al gusto delle impressioni e di un linguaggio colorito impreziosito da invenzioni lessicali talvolta tendenti alla crudezza.<ref>"Le Muse", De Agostini, Novara, Vol. II, pag.512</ref>