Giuseppe Giulietti (sindacalista): differenze tra le versioni

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=== L'attività dopo la fine della guerra ===
Appena caduto il [[Benito Mussolini#la caduta e l'arresto|fascismo]] Giulietti entrò subito in attività per ricostruire la FILM, ma si scontrò con l'ostilità della [[Confederazione Generale Italiana del Lavoro|CGIL]], che lo accusò di aver intrattenuto buoni rapporti con [[Benito Mussolini|Mussolini]]. A nulla valse che Giulietti ricordasse le persecuzioni subite<ref>La documentazione sulla "difesa dell'onorevole Bruno Cassinelli nella causa contro Giulietti Giuseppe" reca il carteggio ''Giuseppe Giulietti'', Ministero degli Interni, [[Arturo Bocchini]] e Mussolini, 1934-1940, ma anche "L'unione proletaria", 1944 set. 18, n. 65 (giornale che contiene il corsivo motivo del contendere tra Giulietti e Cassinelli): [https://old.comune.piombino.li.it/moduli/output_immagine.php%3Fid%3D5545+&cd=2&hl=it&ct=clnk&gl=it ''Raccolta di documentazione (poesie, stralci di giornali, ecc.)'', Busta n. 3034].</ref>: il 2 maggio [[1945]] fu arrestato con l'accusa di essere una spia fascista. Fu prosciolto dopo qualche mese, e nel [[1946]], tornò formalmente alla testa della [[Cooperativa Garibaldi]] e, dopo averla ricostituita, della FILM.

Negli anni successivi si appianarono anche i contrasti con la [[Confederazione Generale Italiana del Lavoro|CGIL]], così che Giulietti, prima nel [[1949]], poi nel [[1952]], entrò a far parte del suo comitato direttivo. Nel [[1948]] fu eletto alla Camera nelle file del [[Partito Repubblicano Italiano]].
 
Giuseppe Giulietti morì a Roma il 20 giugno [[1953]].