Prima Categoria 1914-1915: differenze tra le versioni

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[[File:Angelo Mattea.JPG|thumb|verticale=0.8|L'attaccante del {{Calcio Casale|N}} [[Angelo Mattea]] (nella foto con la maglia della {{Calcio Juventus|N}}) fu protagonista di uno scandalo tesseramenti che vide coinvolti il {{Calcio Genoa|N}} e, in misura minore, lo stesso club casalese e il giocatore genoano [[Felice Berardo]].]]
 
La nuova formula aveva reso le eliminatorie regionali del Nord Italia un fastidioso incomodo dall'esito scontato; tutte le principali società non ebbero difficoltà a superarle. Gli unici fatti di rilievo avvennero fuori dal campo: il {{Calcio Brescia|N}} fu punito per l'irregolarità del tesseramento ai fini militari di [[Alessandro Bollani]] dall'{{Calcio Andrea Doria|N}}, tuttavia la retrocessione in Categoria B delle "Rondinelle" fu prima congelata e poi annullata per i successivi eventi extrasportivi;<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1184_01_1915_0046_0004_24321214/anews,true/|titolo=Importanti deliberazioni della Federazione|pubblicazione=La Stampa|data=15 febbraio 1915|p=4}}</ref> il {{Calcio Genoa|N}}, invece, fu accusato di corruzione per il tentato tesseramento professionistico di [[Angelo Mattea]] dal {{Calcio Casale|N}} e subì una multa e la squalifica del [[Stadio Luigi Ferraris|Campo di Via del Piano]] per due partite (disputate nel vicino [[Stadium (Genova)|Stadium di Piazza Verdi]]), pur avendo rischiato conseguenze ben peggiori essendo stata riscontrata l'aggravante della recidività (a causa di precedenti scandali analoghi, fra(per cuiesempio, quelloi checasi riguardòdi [[Enrico Sardi]] e [[Aristodemo Santamaria]] nella stagione [[Prima Categoria 1913-1914|1913-1914]]).<ref>Cfr. ''Il Calcio - Bollettino Ufficiale della FIGC'' n. 3 (15 novembre 1914), pp. 2-3.</ref><ref>[http://www.calcioromantico.com/a-spasso-nel-tempo/sardi-santamaria-sottil-morbo-del-professionismo/ Sardi, Santamaria e il sottil morbo del professionismo, calcioromantico.com]</ref>
 
Il gioco si fece interessante solo dopo le vacanze natalizie, quando iniziarono i quattro gironi di semifinale: i due gruppi più interessanti furono l'A e il C, in cui il Genoa riuscì a eliminare i casalesi campioni in carica che non furono in grado di ripetere l'impresa dell'anno precedente, e il Torino a sua volta ebbe la meglio su un'ormai vecchia Pro Vercelli; decisamente più agevoli furono, viceversa, i percorsi delle due grandi milanesi nei rispettivi raggruppamenti. A livello organizzativo, le semifinali del Nord Italia furono assai perturbate dalle abbondanti nevicate invernali e subirono diversi rinvii: conscia della possibilità che il torneo venisse interrotto a causa della [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]], ''[[La Gazzetta dello Sport]]'' propose di dare la vittoria a tavolino al Torino nell'ultima ininfluente partita col Como del girone C e di iniziare con una giornata di anticipo il girone finale del Settentrione; il Consiglio Federale si oppose e calendarizzò il ''match'', ma i comaschi diedero comunque ''forfait''.<ref name=attualita/>