Bobbio: differenze tra le versioni

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'''Bobbio''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[ˈbɔbbjo]}}<ref>{{Cita|Luciano Canepari - Dizionario di pronuncia italiana: il DiPI}}.</ref> (''Bòbi'' in [[dialetto bobbiese]] e [[Dialetto piacentino|piacentino]], ''Bêubbi'' in [[lingua ligure|ligure]], ''Bobium'' in [[lingua latina|latino]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:3538}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Piacenza]], in [[val Trebbia]], in [[Emilia-Romagna]]. Il territorio, abitato fin dal [[neolitico]] con insediamenti [[Celti|celto]]-[[liguri]], divenne [[epoca romana|romano]] nel 14 a.C. e nel [[IV secolo]] si formò il borgo fortificato di ''Castrum Bobium'', ma la sua storia si identifica con quella dell'[[Abbazia di San Colombano]] fondata nel [[614]].
 
Per tutto il [[medioevo]] ebbe un ruolo politico, religioso e culturale di valenza europea, ed i suoi [[Feudo monastico di Bobbio|possedimenti feudali reali ed imperiali]], fin dall'età [[Longobardi|longobarda]] e [[carolingi]]a, spaziavano in vaste zone del centro-nord d'Italia. Il 14 febbraio [[1014]] ebbe il ''[[Titolo di città|titolo di Città]]'', divenendo [[Diocesi di Piacenza-Bobbio#Diocesi di Bobbio|Diocesi]], [[Contea (circoscrizione)|Contea vescovile]], [[Età comunale|Comune]] e cingendosi di [[Mura (fortificazione)|mura]]; prima indipendente come [[Feudo imperiale]], una breve parentesi come [[Signoria cittadina|Signoria]] dei [[Malaspina]], poi sotto il [[Ducato di Milano]] come [[Conte del Sacro Romano Impero|Contea imperiale autonoma]] dei [[Dal Verme]], e infine nel [[Regno di Sardegna]] sotto i [[Casa Savoia|Savoia]]. [[Libero comune]] dall'inizio del [[XII secolo]], combatté con la [[Lega Lombarda]] contro il [[Federico Barbarossa|Barbarossa]] a [[Battaglia di Legnano|Legnano]]. [[Provincia di Bobbio|Provincia]] genovesesotto il [[Dipartimento di Genova]] fino all'unità d'Italia, fino al [[1923]] fu parte della [[provincia di Pavia]], poi passò alla provincia di Piacenza. Fu [[Duomo di Bobbio|sede vescovile]] residente fino al 1986, tuttora è sede vescovile, in accorpamento con la Diocesi di Piacenza forma la [[Diocesi di Piacenza-Bobbio]].
 
La città è sede della nuova [[Unione di comuni]]: [[Unione montana Valli Trebbia e Luretta]]. È una meta turistica nota per il suo passato di arte e cultura. Il centro storico ha mantenuto intatte le caratteristiche del borgo medievale. Simbolo della cittadina è il Ponte Vecchio detto anche [[Ponte Gobbo]]<ref name=":Bertolin - Emilia Romagna"/> (o ''Ponte del Diavolo''), un ponte in pietra [[Arte romanica|romanico]] di origine incerta, che attraversa il fiume Trebbia con 11 arcate irregolari. Domina il [[Santuario di Santa Maria in Monte Penice]], che si trova sulla cima del monte omonimo.