Panatenee: differenze tra le versioni

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la data della riorganizzazione delle Panatenee ad opera di Pisistrato è il 566, non il 966
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== Organizzazione delle feste ==
Nel [[966 a.C.|566 a.C.]] [[Pisistrato]] riorganizzò la festa<ref>{{cita libro|Simonetta|Angiolillo|Arte e cultura nell'Atene di Pisistrato e dei Pisistradi|1997|Edipuglia| pp=67-68}}</ref> ed istituì ogni quattro anni, nel terzo anno dell'[[Giochi olimpici antichi|Olimpiade]], le "Grandi Panatenee", di durata maggiore, che compresero anche i '''giochi panatenaici''', con competizioni artistiche e sportive. Le "Piccole Panatenee" avevano invece cadenza biennale.
 
Le feste Panatenee duravano nove giorni: nei primi tre si celebravano gli agoni musicali e letterari, seguivano tre giorni di gare ginniche e di gare di corse con i cavalli, i vincitori di questi agoni ricevevano un numero variabile di anfore (si poteva vincerne anche cento) colme di olio proveniente dagli uliveti sacri, con l'effigie da una parte della Dea e dell'altra una rappresentante l'attività della gara; al settimo giorno si eseguivano le danze pirriche (πυρρίχη) che simulavano ritmicamente, al suono dei flauti, un attacco in armi, quindi si svolgeva una lampadedromia (λαμπαδηδρομία), ovvero una gara di corsa con le torce che terminava con la veglia notturna (παννυχίς) nella quale si eseguivano canti e danze; all'alba dell'ottavo giorno si muoveva l'imponente processione cittadina che dal Ceràmico saliva verso l'Acropoli, recando il nuovo peplo, ricamato dalle nobili fanciulle ateniesi (ἐργαστῖξαι), da far indossare alla statua della Dea, processione che terminava con un grande sacrificio di oltre cento bestie, tra buoi e pecore, la cui carne era distribuita alla cittadinanza; il nono e ultimo giorno era dedicato a una gara navale. Il mese di ''Hekatombaión'' è presente anche nei calendari di Delo, Nasso e Smirne.