Bordighera: differenze tra le versioni

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In epoca romana fu aperta la [[Via Julia Augusta]], nel 13 a.C., per collegare la [[Liguria]] alla [[Gallia]], lungo il percorso dell'attuale [[Via Aurelia]]. Proprio di quest'epoca è il ritrovamento, nel 1955, di una tomba di epoca imperiale testimone di un probabile insediamento agricolo dell'[[Impero romano]] nella zona.
 
Nei primi anni del V secolo un religioso eremita di nome [[Ampelio eremita|Ampelio]] approdò su queste coste proveniente dalla [[Tebaide (Egitto)|Tebaide]] ([[Egitto]]) portando in dono - secondo la leggenda della cristianità - noccioli di [[dattero]]; egli viveva in una grotta tra gli scogli, sopra la quale sarà edificata la piccola [[chiesa di Sant'Ampelio]]. Qui in seguito sorgerà un priorato monastico dipendente dal'[[abbazia di Lerino]]. È forse anche grazie a questa figura religiosa Bordighera assunse poi il nome di "Regina delle [[Arecaceae|palme]]", dando al comune una connotazione esotica<ref>[https://www.bordighera.it/storia/la_nostra_storia/nel_411 Storia di Bordighera - Sant'Ampelio approda nel 411]</ref>.
 
Nel 954 i monaci lerinensi ebbero la conferma dei loro feudi provenzali, del priorato di [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Ventimiglia)| San Michele di Ventimiglia]] assieme al feudo di [[Seborga]] e [[Vallebona]], tranne i feudi di [[Hyères]] e di [[Bordighera]] che con Sant'Ampelio passarono ai [[Ordine di San Benedetto|monaci benedettini]] dell'[[abbazia di Montmajour]] di [[Arles]]<ref>[[Nino Lamboglia]], [http://provence-historique.mmsh.univ-aix.fr/Pdf/PH-1964-HS_08.pdf [[Nino Lamboglia]] ''Le relazioni tra il monastero di Montmajour, Seborga e S. Ampelio di Bordighera'']</ref>.
In una bolla di [[papa Bonifacio VIII]] del 1296 si cita il nome "Burdigheta" (da cui Bordighera) derivante forse dalla parola francese ''bordigue'', traducibile in italiano in "pescaia", ovvero una [[Laguna|laguna artificiale]] chiusa da paratie di canne, utilizzata all'epoca dai pescatori che probabilmente già abitavano la collina sopra capo Sant'Ampelio. Sempre dalla bolla si apprende che Burdigheta è già una piccola città alle dipendenze di [[Ventimiglia]].
 
Dopo l'insurrezione di Bordighera del 1140, la [[Repubblica di Genova]] decise di punire la popolazione privandola delle reliquie del santo patrono Ampelio e le fece spostare nella chiesa di Santo Stefano, della fedele città di [[Sanremo]], di proprietà sempre benedettina e dipendente dalla [[Chiesa di Santo Stefano (Genova)|genovese abbazia di Santo Stefano]]. Il 14 maggio 1258 la città di [[Genova]] decise di spostare nuovamente le reliquie, questa volta direttamente presso l'abbazia genovese di Santo Stefano<ref>[https://www.bordighera.it/storia/luoghi_ed_edifici/chiesetta_di_sant_ampelio Storia della Chiesa di Sant'Ampelio di Bordighera]</ref>.
 
InNel una1204 bolla[[papa Innocenzo III]] confermava ancora la dipendenza feudale dall'abbazia di Montmajour<ref>[https://www.bordighera.it/storia/la_nostra_storia/nel_1204 Storia di Bordighera - Sant'Ampelio nel 1204]</ref>, ma nel 1296 [[papa Bonifacio VIII]] passerà la giurisdizione del monastero di Sant'Ampelio all'[[Abbazia di San Fruttuoso|abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte di Camogli]]<ref>[https://www.bordighera.it/storia/la_nostra_storia/nel_1296 Storia di Bordighera - Sant'Ampelio nel 1296]</ref>. Nella bolla di donazione di papa Bonifacio VIII del 1296 si cita il feudo con il nome "Burdigheta" (da cui Bordighera) derivante forse dalla parola francese ''bordigue'', traducibile in italiano in "pescaia", ovvero una [[Laguna|laguna artificiale]] chiusa da paratie di canne, utilizzata all'epoca dai pescatori che probabilmente già abitavano la collina sopra capo Sant'Ampelio. Sempre dalla bolla si apprende che Burdigheta è già un nucleo abitato, con quindici famiglie residenti; il paese è ancora documentato nel 1340. Burdigheta allora è una piccola città alle dipendenze di [[Ventimiglia]].
 
[[File:Bordighera in Alpes-Maritimes 1805.svg|thumb|Mappa del [[Alpi Marittime (dipartimento)|Dipartimento delle Alpi Marittime]] nel 1805, con Bordighera nel suo cantone.]]
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Nel 1887 [[Stéphen Liégeard]], nel suo famoso libro ''La Cote d'Azur'' dedicò alcune pagine a Bordighera dandole già l'appellativo di "Regina delle Palme" e citando un soggiorno dell'[[Eugenia de Montijo|Imperatrice Eugenia]], presso il Grand Hotel Bordighera, nell'autunno del 1886.
 
A Bordighera avvenne il 12 febbraio del 1941 un incontro tra [[Benito Mussolini]], allora capo del governo, e il [[caudillo]] [[Francisco Franco]] per discutere l'entrata in guerra della [[Spagna]] accanto dell'Asse. L'incontro avvenne tre giorni dopo il [[Bombardamento navale di Genova (1941)|bombardamento navale inglese di Genova]], il cui scopo principale probabilmente era proprio di fare pressione al generalissimo Franco sulla inopportuna scelta di mettersi contro la Gran Bretagna.
 
Nel 1947, l'arcivescovo di Genova, [[Giuseppe Siri]], decise finalmente di restituire le reliquie del santo patrono Ampelio ai bordigotti. Il corpo di Sant'Ampelio venne riportato a Bordighera il 16 agosto dove tuttora si trova nella [[Chiesa di Santa Maria Maddalena (Bordighera)|chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena]], nel centro storico<ref>{{cita web |url=http://www.bordighera.it/storia/approfondimenti/chiesa_parrocchiale |titolo=Copia archiviata |accesso=3 aprile 2016 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160324044502/http://www.bordighera.it/storia/approfondimenti/chiesa_parrocchiale |dataarchivio=24 marzo 2016 }}</ref>.
Fra il 21 febbraio e il 2 marzo del 1965 ha ospitato la prima edizione del [[Salone Internazionale dei Comics]].
 
Fra il 1947 ed il 1999 ha ospitato il [[Salone Internazionale dell'Umorismo di Bordighera]].
 
Fra il 21 febbraio e il 2 marzo del 1965 ha ospitato la prima edizione del [[Salone Internazionale dei Comics]].
 
Dal 1973 al 2008 ha fatto parte della [[Comunità montana Intemelia]].