Casa editrice universitaria: differenze tra le versioni

Le ''university press'' pubblicano opere che sono state revisionate da studiosi del settore.<ref name="75 books from university presses">{{cite news |last1=Grady |first1=Constance |title=75 books from university presses that will help you understand the world |url=https://www.vox.com/culture/2019/11/8/20952088/university-presses-peer-review-75-books-aupresses |access-date=December 13, 2020 |work=Vox |date=November 8, 2019}}</ref> Producono principalmente opere accademiche, ma spesso hanno anche libri commerciali per un pubblico non specialistico. Anche questi libri commerciali vengono sottoposti a [[revisione paritaria]].<ref name="75 books from university presses"/> Poiché i libri accademici sono per lo più non redditizi, la stampa universitaria può anche pubblicare libri di testo e opere di consultazione, che tendono ad avere un pubblico più ampio e vendere più copie. La maggior parte delle ''university press'' opera in perdita e viene sovvenzionata dai proprietari; altre sono tenute a raggiungere il punto di pareggio.<ref>{{cite book|author=Kathleen Fitzpatrick|title=Planned Obsolescence: Publishing, Technology, and the Future of the Academy|url=https://books.google.com/books?id=ESRqtClh9WgC&pg=PA157|year=2011|publisher=NYU Press|page=157|isbn=9780814728963}}</ref> La domanda è diminuita poiché i budget delle biblioteche sono stati ridotti e le vendite online di libri usati hanno ridotto il mercato del nuovo libro. Molte ''university press'' stanno sperimentando l'editoria elettronica.<ref>Rebecca Ann Bartlett, "University Press Forum 2011: The End of the Tunnel?" ''Journal of Scholarly Publishing '' (Oct 2011) 43#1 pp 1-13 DOI: 10.1353/scp.2011.0040</ref>

 

 

==Note==