Carcharodon carcharias: differenze tra le versioni

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Si è ritenuto, per molto tempo, che la vista giocasse un ruolo secondario nella predazione, ma si è capito recentemente che gli squali bianchi e, verosimilmente, molte altre specie predatrici, hanno una vista molto acuta, su cui fanno grande affidamento. La perdita parziale o totale della capacità visiva può compromettere le possibilità di sopravvivenza dell'animale: infatti nel momento del morso esso protegge i suoi occhi ruotandoli all'indietro fino a farli sparire dalle cavità oculari, a differenza di altre specie di squali che sono invece provviste di una protezione naturale chiamata [[membrana nittitante]], che si alza come se fosse una palpebra, ma dal basso verso l'alto, con lo scopo di coprirne l'occhio, proprio per evitare qualsiasi lesione.
 
È tra gli squali più pericolosi per l'uomo, insieme allo [[squalo tigre]] e allo [[squalo Leucaleuca]] (''Carcharhinus leucas''). Tuttavia, la sua pericolosità assoluta è comunque molto bassa, con (dato riferito al [[Mar Mediterraneo]]) 31 attacchi negli ultimi due secoli, non sempre fatali, e avvenuti sempre in casi di bagnanti entrati in acqua feriti.
 
È da considerare comunque che molti attacchi, specie in passato, non sono mai stati segnalati.