Entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale: differenze tra le versioni

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[[File:Mussolini-dichiarazione-guerra.jpg|thumb|Benito Mussolini, il 10 giugno 1940, annuncia la dichiarazione di guerra dal balcone di Palazzo Venezia a Roma]]
Il 1º settembre [[1939]], a seguito dell'attacco tedesco contro la [[Seconda Repubblica di Polonia|Polonia]], il capo del governo [[Benito Mussolini]], nonostante un patto di alleanza con la [[Germania nazista|Germania]], dichiarò la [[non belligeranza]] italiana. L''''entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale''' avvenne con una serie di atti formali e diplomatici solo dopo nove mesi dall'inizio del conflitto, ovvero il 10 giugno [[1940]], e fu annunciata da [[Benito Mussolini]] stesso con un celebre discorso dal balcone di [[Palazzo Venezia]] in [[Roma]]. Durante i nove mesi di incertezza operativa, il ''Duce'', impressionato dalle folgoranti vittorie tedesche, ma conscio della grave impreparazione militare italiana, restò a lungo dubbioso fra diverse alternative, a volte contrastanti fra loro, oscillando tra la fedeltà all'amicizia con [[Adolf Hitler]], l'impulso a rinnegarne la soffocante alleanza, la voglia di indipendenza tattica e strategica, il desiderio di facili vittorie sul campo di battaglia e la brama di essere ago della bilancia nello scacchiere della diplomazia europea.
 
== Antefatti ==