Patobiologia dell'aterosclerosi: differenze tra le versioni

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La '''patobiologia dell'[[aterosclerosi]]''' ha come oggetto di interesse i fenomeni cellulari e biochimici che costituiscono la base biologica dell'aterosclerosi. La patobiologia rientra così nell'ambito della patogenesi, rispetto alla quale ha un campo di studio più circoscritto.
 
L'aterosclerosi è una malattia infiammatoria cronica dell'della [[tonaca intima]] delle [[arteria|arterie]]; l'[[infiammazione]] rappresenta la risposta reattiva all'azione patogena protratta delle [[lipoproteina|lipoproteine plasmatiche]], con il concorso degli altri [[fattori di rischio cardiovascolare]] (CV). Alla patobiologia dell'aterosclerosi prendono parte le cellule della parete arteriosa ([[endotelio]], cellule muscolari lisce, [[Cellula dendritica|cellule dendritiche]], [[mastociti]]), alcune cellule ematiche (monociti/[[Macrofago|macrofagi]], [[linfociti]], [[piastrine]]), [[proteine plasmatiche]] ([[lipoproteine]], fattori della [[coagulazione]]), proteine tissutali (proteine della [[matrice extracellulare]] dell'intima, [[enzima|enzimi]]), [[fattori di crescita]] e mediatori dell'infiammazione ([[Citochina|citochine]], [[chemochine]], [[Radicale libero|radicali liberi]]).
 
== Spazio subendoteliale ==
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[[File:Istologia aorta.jpg|miniatura|left|Struttura microscopica dell'aorta toracica. Da Stohr's Histology,1906.]]
[[File:INTIMA.jpg|miniatura|Schema della struttura dell'intima. 1 Endotelio. 2 Membrana basale. 3 Sottoendotelio. 4 Lamina elastica interna.]]
L'La [[tonaca intima]], lo strato più interno della parete dei [[vaso sanguigno|vasi sanguigni]], è composta dall'[[endotelio]], con la sua [[membrana basale]], e dall'esile strato sottoendoteliale; la membrana elastica interna è una lamina fenestrata che separa l'intima dalla [[tonaca media]]. La lamina elastica interna costituisce una barriera passiva (meccanica) tra intima e media, ma esercita anche un effetto inibitorio sulla migrazione e sulla proliferazione delle cellule muscolari lisce della tonaca media.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=S.L. Sandow|anno=2009|titolo=Arterial internal elastic lamina holes: relationship to function?|rivista=J. Anat.|volume=214|pp=258–266|lingua=EN|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2667883/|PMID=19207987}}</ref> Il concetto di barriera attiva (biologica) vale a maggior ragione per l'endotelio che tappezza la superficie vasale, le cui cellule svolgono un gran numero di funzioni (vedi voce [[Endotelio]]).
 
Nello spazio subendoteliale sono presenti un certo numero di cellule muscolari lisce, mentre sono assenti [[fibroblasto|fibroblasti]], [[capillare|capillari]] e [[vaso linfatico|linfatici]]. A causa dell'assenza dei capillari, l'apporto di [[ossigeno]] all'intima (e alla parte più interna della media) può avvenire esclusivamente per diffusione dal lume; ciò implica che negli ispessimenti intimali si può determinare uno stato di relativa [[ipossia]] cellulare e una prevalenza del [[metabolismo]] anaerobio ([[glicolisi]]) nelle cellule intimali, cosicché il [[pH]] in queste aree tende ad abbassarsi.