Giovanni Maria Sabino: differenze tra le versioni
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Esponente di una famiglia di musicisti e compositori (lo furono anche il fratello Antonino e il nipote Francesco), visse a Turi fino a tutto il 1602, anno in cui, quattordicenne, con il probabile appoggio dei baroni locali (i Moles), si recò a Napoli per studiare musica sotto la guida di [[Prospero Testa]]. Fece provvisoriamente ritorno a Turi nel 1610 per prendere possesso del beneficio di San Giacomo Apostolo, col titolo onorifico di
Egli è il padre della Scuola musicale Napoletana che nel Settecento divenne famosa e invidiata in tutto il mondo occidentale. Importato direttamente da Venezia il nuovo stile musicale, conosciuto come “musica barocca”, grazie a rapporti diretti con [[Claudio Monteverdi]] testimoniati dalla presenza di musiche del maestro cremonese in una raccolta di salmi del Sabino e nell'archivio dei Girolamini di Napoli, e di mottetti del Sabino nella “[[Ghirlanda Sacra]]”, unico e primo musicista napoletano presente in una raccolta di musiche di soli maestri veneti, compreso il Monteverdi,
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