Assassinio di John Fitzgerald Kennedy: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Roger469 (discussione | contributi)
correzione cita Klein
Roger469 (discussione | contributi)
aggiustamento cita Garrison
Riga 42:
 
====Telex che anticipava l'attentato====
Il 17 novembre 1963, alle ore 1:45 di notte, William S. Walter, un dipendente dell'FBI, riceveva sulla telescrivente, nel suo ufficio di New Orleans, da parte del direttore del [[FBI|''Bureau'']], il messaggio allarmante di un complotto. Il telex preannunciava un attentato alla vita del Presidente Kennedy a Dallas, il 22 novembre, da parte di un non ben precisato gruppo militante rivoluzionario.<ref>[https://www.johnkennedy.it/?p=17 ''Il telex che anticipava l'attentato'']. JohnKennedy.</ref><ref>{{en}} [https://www.archives.gov/research/jfk/select-committee-report/part-1c.html ''Teletype from FBI headquarters'']. Final Report of the Subcommittee on the Assassination of John F. Kennedy of the Select Committee on Assassinations (HSCA), House of Representatives, pp. 191-192.</ref><ref>{{cita libro|cognome=Garrison|nome=Jim|wkautore=Jim Garrison|titolo=JFK - Sulle tracce degli assassini|editore=Sperling Paperback|anno=2003|isbn=88-8274-635-6|cid=Garrison}}, 2003}}. p. 520.</ref><ref>[https://www.brennancenter.org/sites/default/files/2020-05/fbi_oversight_hearings_before_the_subcommittee_on_civil_rights_1976.pdf ''FBI oversight hearings before the subcommittee on civil rights.1976'']. {{pdf}}. Brennan Center. {{citazione|Accusa [priva di prove] di William Walter a proposito di un telex ricevuto dall'ufficio operativo di New Orleans che avvisava gli uffici operativi meridionali del Bureau che ci sarebbe stato un tentato omicidio|Audizione generale dell'FBI davanti al sottocomitato sui diritti civili del 1976. pag. 1|Allegation by William Walter regarding a telex received by the New Orleans field office warning the Bureau's southern field offices that there would be an assassination attempt.|lingua=en}}</ref><br />
 
{{citazione|URGENTE: 1.45 AM EST
Riga 584:
Anche l'allora Procuratore distrettuale di [[New Orleans]], [[Jim Garrison]], rivolse la sua attenzione a Johnson e agli ambienti governativi. Le conclusioni della commissione investigativa federale, istituita dal presidente Johnson, contenute nella Warren Commission Report, sono state lungamente e fortemente contestate da Garrison, durante un processo che incriminava l'imprenditore [[Clay Shaw]], membro di una S.p.A. denominata [[Permindex]] (una società fondata a [[Roma]] nel [[1958]], secondo alcuni collegata alla CIA e, in Europa, a uomini della [[loggia massonica]] [[P2]]<ref>Michele Metta, ''CMC. Il lato italiano della congiura che uccise John Fitzgerald Kennedy''</ref>), per l'omicidio del presidente Kennedy. Secondo Garrison, il complotto sarebbe nato da un circolo di [[omosessuali]] anticomunisti che Shaw, sotto lo pseudonimo di Clay Bertrand, avrebbe organizzato. Il nome del misterioso Bertrand ricorre in alcuni documenti della commissione Warren, avendo inoltre contattato telefonicamente Dean Andrews, avvocato di New Orleans, perché assumesse la difesa di Oswald (in seguito Andrews sostenne che Bertrand non era Shaw ma Eugene Davis). Shaw avrebbe avuto poi l'incarico di fare da collegamento, assieme all'ex agente FBI Guy Banister, ''detective'' privato ultraconservatore, in quanto agenti della CIA di livello elevato, tra ambienti militari e dell'FBI deviati, e l'organizzazione a livello locale in cui avrebbe coinvolto diversi frequentatori della sua cerchia; tra essi, David W. Ferrie (suo amico e anticastrista, nonché ex istruttore di Oswald nella [[Civil Air Patrol]], cacciato per omosessualità con una recluta; in seguito morto per aneurisma cerebrale, o suicida), [[Jack Ruby]] (secondo Garrison anche lui segretamente gay e collegamento con la mafia) e lo stesso Oswald, che per Garrison era un agente dei servizi segreti militari di basso livello. Elementi militari di Washington avrebbero quindi fornito la manovalanza, tra sicari, agenti CIA e paramilitari cubani anticastristi.<ref name="garrison"/>
 
Nei decenni che hanno seguito la tragedia sono state fatte molte ipotesi sull'omicidio di Kennedy: a causa della pressione di vari movimenti americani, il presidente Gerald Ford istituì la [[HSCA|Commissione scelta della Camera dei deputati sui casi di assassinio]] (''United States House Select Committee on Assassinations'' o HSCA),<ref name=":0">{{cita web|url=http://www.maryferrell.org/mffweb/archive/docset/getList.do?docSetId=1001|titolo=House Select Committee on Assassinations (HSCA)|editore=Mary Ferrell Foundation|accesso=3 novembre 2013}}</ref> che reinterpretò i dati raccolti in chiave cospirativa, a causa di varie incongruenze del Rapporto Warren come la presunta impossibilità per Oswald di sparare tre [[Pallottola|colpi]] in otto secondi, con un [[fucile]] definito "da quattro soldi", o di colpire con un solo proiettile sia Kennedy sia Connally. Garrison cita anche alcune incogruenze che però non risultano dal rapporto Warren ma solo in altre ricostruzioni: il rinvenimento del fucile Carcano senza alcuna impronta e il rilevamento dell'impronta di Oswald sul fucile dopo quattro giorni, lo studio delle traiettorie dei colpi delle ferite di Kennedy e Connally comprese fra 15° e 25°, che non sono compatibili con gli angoli d'incidenza dei colpi dal 6º piano che è compreso fra 55° e 65°, l'impossibilità per Oswald di essere al 6º piano alle ore 12:30 essendo stato visto dal poliziotto Baker al 2º piano alle ore 12:32, la cosiddetta [[Assassinio di John Fitzgerald Kennedy#Le critiche alla "pallottola magica"|"pallottola magica"]] (secondo Garrison e altri complottisti la traiettoria era impossibile e il proiettile si sarebbe schiacciato incrociando le ossa del solo polso di Connally, come verificato in alcuni test forensi) il confronto dei bossoli trovati sull'auto di Tippit, che sarebbero (secondo Garrison) completamente diversi da quelli del revolver di Oswald.<ref name="garrison">{{cita|Garrison}}, Jim. On The Trail of the Assassins, (New York: Sheridan Square Press, 1988)2003, ppp. 26–27, 62, 70, 106–110, 250, 278, 289. ISBN 0-941781-02-X</ref>
[[File:JFK Wooden Fence.jpg|thumb|La collinetta erbosa (in inglese ''Grassy Knoll'') in [[Dealey Plaza]] a [[Dallas]] da dove secondo i cospirazionisti sarebbe partito il colpo finale che uccise Kennedy.]]
 
Riga 616:
Clay Shaw fu l'unico giudicato in vita per il delitto Kennedy (Oswald fu giudicato colpevole solo ''post mortem'') e fu dunque scagionato, anche se Garrison continuò nelle sue tesi cospirazioniste tentando di coinvolgere il Presidente [[Lyndon B. Johnson|Johnson]] e alcuni politici texani come mandanti "morali" dell'omicidio, per favorire il cosiddetto [[complesso militare-industriale]] favorevole alla [[guerra del Vietnam]], sostenendo la partecipazione attiva di settori della CIA e dell'FBI (che sempre secondo il procuratore avrebbe cambiato il percorso del corteo e rimosso alcune precauzioni di sicurezza), della mafia e dei paramilitari anticastristi. L'omicidio, visto il presunto doppio gioco di Oswald, doveva inoltre essere attribuito ad un ordine di [[Fidel Castro]] e ai servizi segreti cubani, in modo che gli USA potessero invadere l'isola con questo ''[[casus belli]]'', dopo aver rimosso Kennedy che si era opposto ad altre operazioni dopo il fallito [[sbarco alla Baia dei Porci]] e il disgelo con [[Nikita Kruscev]] dopo la [[crisi dei missili di Cuba]].
 
Negli anni successivi al processo, Garrison scrisse il libro ''OnSulle thetracce Traildegli of the Assassinsassassini'', in cui sostenne che Clay Shaw era in realtà un agente della CIA<ref>Jim {{cita|Garrison}}, ''On The Trail of the Assassins'', New York, Sheridan Square Press, 19882003, p. 87. ISBN 0-446-36277-8</ref>, sebbene Shaw negasse vigorosamente questa ipotesi. La tesi e la storia di Garrison sono al centro del film di [[Oliver Stone]] ''[[JFK - Un caso ancora aperto]]'' (1991), in cui Garrison è presentato come un eroe che si batte contro il complotto.
 
Nel [[1979]] [[Richard Helms]], già direttore della CIA, testimoniò sotto giuramento che Clay Shaw era stato per un periodo di tempo al servizio di una sezione della CIA, lavorando come informatore<ref>{{en}} [https://www.cia.gov/library/center-for-the-study-of-intelligence/kent-csi/docs/v45i5a02p.htm Holland, Max. The Lie that Linked CIA to the Kennedy Assassination] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100327042035/https://www.cia.gov/library/center-for-the-study-of-intelligence/kent-csi/docs/v45i5a02p.htm |data=27 marzo 2010 }}</ref>. Nel 1996 l'agenzia confermò che Shaw era stato reclutato come agente di quinto livello (''Five Agency Clearance'') nel [[1949]].<ref>{{en}} [http://www.foia.cia.gov/sites/default/files/document_conversions/89801/DOC_0000904662.pdf ''QKENCHANT Project'']. FOIA. CIA. 14 maggio 1996.</ref>; secondo Diego Verdegiglio e altri risulta che Shaw fosse in effetti, almeno in anni precedenti, un informatore della CIA per il Sudamerica, come altri imprenditori statunitensi che viaggiavano per lavoro forniva dei rapporti sulla situazione dei paesi che visitava, ma non aveva un incarico di tale importanza (come sostenuto da Garrison) da poter organizzare o essere al centro di un complotto per l'omicidio del Presidente, di cui si era inoltre dichiarato pubblicamente ammiratore (Shaw era anche registrato come elettore democratico).<ref>{{cita web|url=http://www.johnkennedy.it/?p=29|autore=Federico Ferrero|titolo=La morte di Clay Shaw|sito=johnkennedy.it|accesso=29 novembre 2017}}</ref>
Riga 666:
* {{cita libro|cognome=Bisiach|nome=Gianni|wkautore=Gianni Bisiach|titolo=Il Presidente: la lunga storia di una breve vita|editore=Grandi tascabili economici Newton|anno=1993|isbn=88-7983-301-4|cid=Bisiach, 1993}}
* {{cita libro|cognome=Mailer|nome=Norman|wkautore=Norman Mailer|titolo=Il racconto di Oswald|editore=Bompiani|anno=1995|isbn=88-452-2653-0|cid=Mailer, 1995}}
* {{cita libro|cognome=Garrison|nome=Jim|wkautore=Jim Garrison|titolo=JFK - Sulle tracce degli assassini|editore=Sperling Paperback|anno=2003|isbn=88-8274-635-6|cid=Garrison, 2003}}
* {{cita libro|cognome=Posner|nome=Gerald|titolo=Case Closed. Lee Harvey Oswald and the Assassination of JFK|url=http://books.google.it/books?id=vV29AAAAQBAJ|editore=Random|città=New York|anno=1993|isbn=978-0-679-41825-2|cid=Posner, 1993|lingua=en}}
* {{en}} ''Report of the President's Commission on the Assassination of President John F. Kennedy and 26 accompanying volumes of Hearings and Exhibits'', United States Government Printing Office, 1964