Rick Wakeman: differenze tra le versioni

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La carriera solista di Wakeman, lunga e prolifica, fu caratterizzata da alcuni successi soprattutto a metà anni Settanta. Fra gli album si possono ricordare il disco strumentale ''[[The Six Wives of Henry VIII (album)|The Six Wives of Henry VIII]]'' (1973, oltre sei milioni di copie vendute), ''[[The Myths and Legends of King Arthur and the Knights of the Round Table]]'' (1975) e ''[[Journey to the Centre of the Earth]]'' (1974, oltre dodici milioni di copie vendute). Ha suonato spesso come ospite o ''session man'' per artisti molto diversi fra loro, come [[David Bowie]], [[Elton John]], [[Cat Stevens]], [[Lou Reed]], i [[Black Sabbath]], [[John Williams (chitarrista)|John Williams]], [[Al Stewart]] ed i [[Brotherhood of Man]].
 
Wakeman ha utilizzato il [[Mellotron]], tastiera elettronica basata sulla riproduzione continua di suoni registrati su nastro. È stato l'inventore, insieme a [[David Biro]], del [[Birotron]], uno strumento a tastiera che superò vari limiti e difficoltà del Mellotron, ma che non ebbe successo commerciale anche per il contemporaneo avvento (alla fine degli anni Settanta) delle tastiere e sintetizzatori
 
Come dimostrato dai brani che ha inciso ed eseguito dal vivo più volte nel corso della sua carriera (ad esempio ''Merlin the Magician'', ''Hearth of the Sunrise'', ''South Side of the Sky'', ''Journey to the Centre of the Earth'', ''Catherine Parr'', ''Anne Boleyn'' e ''Wurm''), Wakeman è anche un grandissimo improvvisatore. Senz'altro uno dei massimi solisti al [[Minimoog]], è anche un personalissimo interprete del [[Clavinet]] (un esempio ne è l'episodio dopo la terza Narrazione di ''The Journey'', da ''Journey to the Centre of the Earth'', più volte documentato sia su CD che su DVD).
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== Stile musicale ==
Lo stile di Rick Wakeman è un [[rock progressivo]] [[rock sinfonico|sinfonico]] ambizioso e magniloquente che fa un largo uso delle tastiere, strumento di cui è fra i più noti virtuosi.<ref name=GT>{{cita libro|titolo=Il dizionario del pop-rock|autore=Enzo Gentile, Alberto Tonti|editore=Zanichelli|anno=2014|pagine=1712-171}}</ref><ref name=RP>{{cita libro|titolo=Progressive & Underground|autore=Cesare Rizzi|editore=Giunti|anno=2003|pagine=93}}</ref> Molti suoi album sono opere concettuali che si ispirano a tematiche storiche, [[fantasy]], [[religione|religiose]] e [[mitologia|mitologiche]] nonché colonne sonore per il cinema e il teatro.<ref name=GT/><ref name=EC80>{{cita libro|titolo=Enciclopedia Rock - '80 (quarto volume)|autore=Eddy CilíaCilìa|editore=Arcana|anno=2001|pagine=580}}</ref> Se ''The Six Wives of Henry VIII'' (1973), ''Journey to the Centre of the Earth'' (1974) e ''The Myths and Legends of King Arthur and the Knights of the Round Table'' (1975) sono ancora radicati nel rock progressivo, i dischi seguenti sono molto più meditativi e confinano nella musica [[New age (musica)|new age]]: segno di un affiancamento dell'artista alla dottrina [[Rinascita (religione)|Born Again Christian]].<ref name=RP/><ref name=EC80/> Nonostante questa conversione, che è rimasta inalterata negli anni ottanta, sono suoi occasionali ritorni al rock sinfonico e rivisitazioni in chiave [[dance]] di brani altrui come conferma ''Rhapsodies'' (1979).<ref name=GT/> ''AllMusic'' cita l'artista fra gli esponenti dell'[[art rock]].<ref name=allmusic/>
 
== Discografia ==