Carlo Verdone: differenze tra le versioni

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=== Gli inizi con il cinema ===
Notevole, ad inizio di carriera, è la sua attività nell'ambito del [[cabaret]]. Debutta infatti al teatro Alberichino con ''Tali e quali'', in cui propone una serie di personaggi fortemente caratterizzati che fanno subito presa sul pubblico. Lo spettacolo cattura l'attenzione del critico [[Franco Cordelli]] che lo recensisce entusiasticamente su "[[Paese sera]]"<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/spettacoli/17_aprile_12/quando-verdone-recito-sala-vuota-li-nacque-mattatore-9b651840-1ee5-11e7-a4c9-e9dd4941c19e.shtml|titolo=Quando Verdone recitò nella sala vuota: lì nacque il mattatore|autore=Franco Cordelli|sito=Corriere della Sera|data=11 aprile 2017|accesso=16 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190411064404/https://www.corriere.it/spettacoli/17_aprile_12/quando-verdone-recito-sala-vuota-li-nacque-mattatore-9b651840-1ee5-11e7-a4c9-e9dd4941c19e.shtml|dataarchivio=11 aprile 2019|urlmorto=si}}</ref>. A teatro lo vede il regista televisivo [[Enzo Trapani]], che nel 1977 lo fa debuttare sul piccolo schermo, nel varietà ''[[Non stop (programma televisivo)|Non stop]]'', assieme a una nuova generazione di comici, dal gruppo della [[La Smorfia (cabaret)|Smorfia]], con [[Massimo Troisi]], ai [[Gatti di Vicolo Miracoli]]. Il successo è grandissimo. [[Sergio Leone]] ne resta affascinato e lo chiama per debuttarefare sul grande schermocinema.
 
Il suo debutto alla regia di un lungometraggio avviene con ''[[Un sacco bello]]'', del 1980, film dove interpreta i personaggi del suo repertorio teatrale e televisivo. Prodotto dalla [[Medusa Distribuzione]], Verdone viene iniziato alle tecniche di ripresa e conduzione di un set dallo stesso [[Sergio Leone]]. Il giovane regista (affiancato nel lavoro di sceneggiatura da [[Leo Benvenuti]] e [[Piero De Bernardi]]) riconosce in Leone un maestro severissimo, ma vitale.