Organo della cattedrale di San Michele Arcangelo ad Albenga: differenze tra le versioni

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Le prime notizie circa la presenza di un organo all'interno della cattedrale di Albenga risalgono al [[medioevo]] e si riferiscono alla distruzione di un piccolo strumento, avvenuta nel [[1412]]. [[Giovanni Torriano da Venezia]], nel [[1488]], realizzò un nuovo organo. Il suo strumento, subendo diversi lavori di manutenzione, sopravvisse fino all'inizio del [[XVII secolo]], quando il [[Capitolo (cristianesimo)|capitolo]] della cattedrale lo sostituì con un nuovo organo. Sempre all'inizio del Seicento fu anche realizzata l'imponente cassa lignea, tuttora esistente.<ref>{{cita|Radice|p. 6.}}</ref> Fra il [[1700]] e il [[1703]] lo strumento venne rivisto da [[Gerolamo Moretti]].
 
L'organo attuale, presente sulla [[cantoria]] in [[controfacciata]], venne realizzato fra il [[1838]] e il [[1840]] dalla ditta [[Serassi|Fratelli Serassi]], la quale rimosse lo strumento seicentesco ma riutilizzò la cassa. Si trattava, al momento della sua ultimazione, di un organo dotato di un solo [[Tastiera (musica)|manuale]], [[Registro (organo)|registri]] spezzati fra bassi e soprani e [[pedaliera]] non indipendente da 17 tasti. Lo strumento venne restaurato da Ferdinando Serassi nel [[1881]]. Nel [[1903]] l'organaro [[Giovanni Battista Dessiglioli]] eseguì un pesante rifacimento: aggiunse un secondo manuale per un nuovo corpo d'organo, racchiuso all'interno di una cassa espressiva munita di persiane apribili azionate da un comando sulla consolle, rifece [[Somiere|somieri]], [[mantice|Manticeria]]ria e [[Sistema di trasmissione (organo)|trasmissione]], montò una pedaliera da 30 tasti, rese interi i [[Registro (organo)|registri]] spezzati e ne sostituì altri.<ref name=Polleri>{{cita|Polleri|pp. 17-18.}}</ref>
 
Al termine dell'intervento di Dessiglioli l'organo disponeva di 23 registri interi ripartiti su due manuali, 920 [[Canna (organo)|canne]], pedaliera da 30 note, cinque pedalini di combinazione e un pedale per l'apertura o la chiusura delle persiane dell'organo espressivo.<ref name=Polleri/> Dopo i lavori di restauro della cattedrale, avvenuti fra il [[1965]] e il [[1967]], il [[Capitolo (cristianesimo)|capitolo]] decise di far restaurare anche l'organo, che soffriva di numerosi problemi e che da anni aveva smesso di suonare.<ref>{{cita|Radice|p. 3.}}</ref> I lavori vennero affidati alla ditta [[Mascioni]], supervisionata dal maestro [[Giorgio Questa]], nel [[1976]].<ref>{{cita|Radice|p. 10.}}</ref>