Cabanon: differenze tra le versioni
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Le Corbusier, dunque, progetta il Cabanon come regalo di compleanno per la moglie Yvonne e decide di collocarlo a [[Roquebrune-Cap-Martin]], in [[Costa Azzurra]], dove già abitava all'interno della casa E 1027, realizzata da [[Eileen Gray]] e [[Jean Badovici]] nel 1927: la peculiarità di tale proposta progettuale era costituita dalle sue dimensioni ridottissime. Trattasi invero di un ''capanno'' - traduzione dal francese del termine stesso «Cabanon» - dalle dimensioni in pianta di 3,66x3,66 m e dall'altezza di 2,26 m: queste dimensioni, studiate con estrema precisione secondo i dettami aurei e antropocentrici del [[Modulor]], sono frutto anche della consapevolezza che a un «uomo nudo» in vacanza «non serve molto più di un letto, servizi, un tetto e la vista del sole che risplende sul mare».<ref>{{cita web|url=http://www.promolegno.com/materialegno/02/minimum-maximum/|autore=Luca Montuori|titolo=Existenz Minimum? Existenz Maximum!|anno=2018|accesso=3 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180304055244/http://www.promolegno.com/materialegno/02/minimum-maximum/|dataarchivio=4 marzo 2018|urlmorto=sì}}</ref>
Il Cabanon, in effetti, si costituisce come un minimum architettonico irriducibile, insemplificabile, indepauperabile, grande appena quattordici metri quadrati (come la cabina di un treno), dove ogni elemento è ridotto al massimo dell'essenzialità. Per ottenere una simile
Malgrado la manifesta semplicità, dunque, gli interni del Cabanon sono studiati con rigorosa diligenza, e rimandano nel loro complesso a un ideale di calore, accoglienza, introversione ed essenzialità. Interessante è anche l'involucro esterno, composto da doghe di scorza di pino, il quale per la sua rustica selvaticità sarebbe quasi assimilabile a uno chalet montano, se non fosse armoniosamente connaturato nella rigogliosa vegetazione mediterranea circostante.
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