Esercito romano della media repubblica: differenze tra le versioni

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La cavalleria romana del periodo repubblicano era specializzata nella carica violenta, seguita poi da un combattimento "corpo a corpo".<ref>{{Cita|Sidnell 2006|p. 152}}.</ref> Esempi di questo genere di carica riguardano la [[battaglia di Sentino]] (295 a.C.), nella quale la cavalleria giocò un ruolo cruciale nella vittoria finale sopra l'immensa armata combinata di [[Sanniti]] e [[Galli]]. All'ala sinistra, i Romani per due volte respinsero la più numerosa e quotata cavalleria gallica con violente cariche frontali, ma proseguì troppo lontano ingaggiando un corpo a corpo con la fanteria nemica. Questo diede alle truppe galliche l'opportunità di scatenare sopra la cavalleria romana i loro reparti di [[carro da guerra|carri da guerra]], il cui profondo rumore, così poco famigliare, generò panico tra i cavalieri romani ed una conseguente e caotica fuga. La cavalleria romana all'ala destra condusse una carica devastante sul fianco della fanteria sannita.<ref>{{Cita|Livio|X, 28-29}}.</ref>
 
Nella [[battaglia di Eraclea]] (280 a.C.), la cavalleria romana generò sgomento nel comandante nemico, [[Pirro]] re deglldell'[[Epiro]], per essersi battuta con successo in un corpo a corpo contro la cavalleria [[Tessaglia|tessale]], a quel tempo considerata la migliore al mondo; e fu respinta solo quando Pirro schierò i suoi [[elefante da guerra|elefanti]], generando il terrore nei cavalli romani.<ref>{{Cita|Plutarco|''Pyrrhus'' 15-17}}.</ref> Nella [[battaglia di Talamone]] (225 a.C.), la cavalleria romana contese una collina in una importante posizione strategica lungo il fianco dello schieramento, contro una cavalleria gallica più numerosa. Si sviluppò come uno scontro separato tra due cavallerie, prima che le due fanterie cominciassero la battaglia vera e propria. I Galli furono alla fine cacciati dalla collina dalle cariche ripetute dei Romani, permettendo così a questi di lanciare un attacco decisivo lungo il fianco della fanteria gallica.<ref>{{Cita|Polibio|II, 27-28 e 30}}.</ref> Durante la seconda guerra punica, perciò la cavalleria romana risultava una forza prestigiosa e assai temuta.<ref>{{Cita|Sidnell 2006|pp. 170-171}}.</ref>
 
==== Cambiamenti dopo Canne (216 a.C.) ====