Carlo IV di Lussemburgo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Castamir (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 70:
Carlo IV, battezzato Venceslao, era figlio di [[Giovanni I di Boemia|Giovanni di Lussemburgo]] (detto ''il cieco''), [[Sovrani di Boemia|re di Boemia]] dal [[1311]] al [[1346]] e di sua moglie, [[Elisabetta di Boemia (1292-1330)|Elisabetta Přemyslovna]], (''Eliška'') figlia secondogenita di [[Venceslao II di Boemia|Venceslao Přemysl II di Boemia]], della dinastia dei [[Přemyslidi|Premyslidi]].
 
I Lussemburgo, da molto tempo, intrattenevano buoni contatti con la corte francese, per cui il [[Sovrani di Francia|Re di Francia]], [[Carlo IV di Francia]], <nowiki/>tenne a battesimo il piccolo. Dal [[1323]] al [[1331]] Carlo crebbe a Parigi, dove ricevette una solida istruzione, fatto insolito per l'epoca.
 
Nel 1331 seguì in [[Italia]] suo padre Giovanni, impegnato in progetti di grande respiro, anche se il suo tentativo di stabilire un centro di potere della dinastia dei Lussemburgo nell'Italia settentrionale doveva fallire, soprattutto a cagionecausa dell'opposizioniopposizione di alcuni importanti [[Comune medievale|comuni italiani]] e del [[Regno di Sicilia]]. Il rapporto tra Carlo e suo padre fu caratterizzato da ambivalenza e tensioni, che in parte derivavano dagli attriti tra i genitori di Carlo, e in parte dalla differenza di temperamento. Giovanni era considerato un carattere cavalleresco ed avventato, mentre Carlo aveva fama di uomo riflessivo, e odiava i tornei, anche nella sua gioventù.
 
Carlo compose anche un'autobiografia, che però non comprende tutta la sua vita, ma solo gli anni della sua infanzia e della sua giovinezza. Da quest'opera apprendiamo che Carlo parlava cinque lingue (latino, tedesco, ceco, francese ed italiano). Nel [[1333]] fece ritorno in Boemia, e nel [[1334]] divenne [[margravio di Moravia]]. Riuscì a far valere le proprie ragioni nel conflitto che oppose la nobiltà morava al padre. Nel [[1335]] ebbe un ruolo nel trattato tra il regno di Boemia e quelli di [[Regno di Polonia (1320-1385)|Polonia]] e [[Regno d'Ungheria (1000-1538)|Ungheria]] (aveva partecipato ai negoziati per sostenere le pretese delledella corona boema al trono in ambedue i regni), e fu al fianco del padre anche durante la [[Crociate del Nord|crociata lituana]]. L'8 giugno 1341, Giovanni, divenuto cieco, trasmise a Carlo l'amministrazione del regno, e poco dopo si ritirò completamente dagli affari di Stato.
 
Nello stesso periodo si acuiva il conflitto tra [[Ludovico il Bavaro]] e i suoi nemici nell'impero. [[Papa Clemente VI]], amico d'infanzia di Carlo, appoggiava l'opposizione all'imperatore. Così Carlo, con il sostegno di [[Baldovino di Lussemburgo]], uno dei personaggi più influenti dell'impero, venne eletto [[antire|anti-re]], e vennefu incoronato a [[Bonn]] il 26 novembre [[1346]]. Dopo aver ottenuto l'approvazione papale alla sua elezione (approvazione peraltro da lui non richiesta), fece confermare la sua elezione una seconda volta, il 17 giugno [[1349]], a [[Francoforte sul Meno|Francoforte]].
 
Nell'agosto dello stesso anno suo padre era morto nella [[battaglia di Crécy]], cui aveva partecipato anche Carlo, ritirandosi però prima delle fasi decisive per motivi non chiariti. Il 2 settembre [[1347]] venne incoronato re di Boemia. Ludovico il Bavaro morì poco dopo, dimodoché non si venne ad un conflitto aperto. Ma nel 1349 venne eletto [[Re dei Romani]] [[Günter di Schwarzburg]].
Riga 101:
 
[[File:Goldene-bulle 1c-480x475.jpg|thumb|left|La Bolla d'oro]]
Nel 1354 era morto [[Baldovino di Lussemburgo]], zio e più importante alleato dell'imperatore nella parte occidentale dell'impero. Il passo più gravido di conseguenze nella sua azione governativa, l'emanazione della [[Bolla d'oro]] ([[1356]]), fu possibile solamente dopo faticose trattative. La bolla regolava, tra l'altro, la procedura per l'elezione dell'[[Imperatori del Sacro Romano Impero|Imperatoreimperatore]], fissando numero e nome dei quattro principi laici (il [[Sovrani di Sassonia|duca di Sassonia]], il [[Elettorato del Palatinato|conte palatino del Reno]], il [[Marca di Brandeburgo|margravio del Brandeburgo]] e il [[Sovrani di Boemia|re di Boemia]]) e di tre ecclesiastici (gli arcivescovi di [[Magonza]], [[Treviri]] e [[Colonia (Germania)|Colonia]])<ref>{{Cita web|url=https://dizionaripiu.zanichelli.it/storiadigitale/p/voce/1352/carlo-iv-di-lussemburgo|titolo=Carlo IV di Lussemburgo|accesso=2020-09-19}}</ref> demandati all'elezione del [[Sovrani di Germania|re di Germania]], carica che venne automaticamente connessa a quella imperiale<ref name="Montanari2009">{{Cita libro|titolo=Storia medievale|autore=M. Montanari|anno=2009|editore=Laterza|città=Roma-Bari|p=263|ISBN=978-88-420-6540-1}}</ref>. La Bolla, che fissava così regole codificate per l'elezione imperiale, fino a quel tempo regolata dalla consuetudine, divenne per questo un fondamento costituzionale dell'Impero, e rimase come tale in vigore sino al suo scioglimento nel [[1806]]<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/bolla-d-oro/#:~:text=Bolla%20d'oro%20(lat.,volle%20regolata%20l'elezione%20imperiale.&text=Si%20stabiliva%20l'indivisibilit%C3%A0%20dei,le%20modalit%C3%A0%20dell'elezione%20imperiale.|titolo=Bolla d’oro|accesso=2020-09-19}}</ref>. Per alcuni rappresenta un successo per Carlo, per altri la riuscita del tentativo dei [[principi elettori]] di mettere chiari limiti all'egemonia del sovrano. Gli eventi successivi hanno dimostrato che la bolla venne impiegata per avvantaggiare, di volta in volta, i principi elettori, o, a seconda delle circostanze, l'imperatore. Effetto degno di nota del decreto fu indubbiamente fu un ridimensionamento delle pretese universalistiche in precedenza connesse con la corona imperiale, per la quale non divenne più indispensabile ottenere l'approvazione papale<ref name="Montanari2009"/>; venne inoltre abolito il diritto papale al [[vicariato imperiale]].
 
Il figlio maggiore di Carlo [[Venceslao di Lussemburgo|Venceslao]], dal [[1363]] Rere di Boemia, venne eletto [[Re dei Romani]] il 10 giugno [[1376]], quando Carlo era ancora in vita. La Bolla d'oro non prevedeva un'eventualità del genere, che, d'altronde, non era nemmeno esplicitamente vietata. Carlò riuscì in questo modo, attraverso una politica veramente astuta, ad imporre l'elezione del figlio, anche se fu costretto ad acquistare con somme enormi il voto degli altri principi elettori (ma l'impiego del denaro era un metodo da lui comunemente usato per riuscire a raggiungere i propri obiettivi). Sino allo scioglimento dell'Imperoimpero la successione dinastica dei Lussemburgo prima e degli [[Asburgo]] dopo (imparentati con i Lussemburgo), venne interrotta soltanto dall'elezione dei [[Wittelsbach]] [[Ruprecht del Sacro Romano Impero|Ruperto]] e di [[Carlo VII di Baviera|Carlo VII]] ([[1742]] - [[1745]]).
 
Al nord Carlo ebbe una particolare attenzione per la Lega anseatica, e fu il primo imperatore a visitare [[Lubecca]] dopo [[Federico Barbarossa]] ([[1375]]). Anche la città di [[Norimberga]] ebbe un ruolo importante nella politica di Carlo, volta in questo caso a istituire un ''paese imperiale'' in questa regione. Ad oriente ([[Polonia]] e [[Ungheria]]) Carlo perseguì principalmente obiettivi volti a rafforzare la propria dinastia.
 
Carlo morì nello stesso anno in cui ebbe luogo lo [[scisma d'occidente]] ([[1378]]). L'imperatore, personalmente molto devoto, aveva cercato sempre di evitare conflitti con il papato, e, di fronte a questi avvenimenti, non ebbe modo d'intervenire, e si decise infine per la fedeltà al papa di Roma.
 
=== Carlo re di Boemia ===