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=== Conflitto magiaro-napoletano (1347-1352)===
==== L'invasione ungherese ====
[[File:Louis I (Chronica Hungarorum).jpg|thumb|right|Luigi I d'Ungheria, ritenuto uno dei più grandi sovrani ungheresi.]]
Ma la reazione più catastrofica fu sicuramente quella di [[Luigi I d'Ungheria]], fratello della vittima, che decise di infliggere una punizione esemplare alla cognata Giovanna. Mentre preparava un esercito per invadere il regno, nel maggio del [[1346]] Luigi inviò ad [[Avignone]] dei suoi legati per chiedere al pontefice di dichiarare deposta la regina. Il [[papato]] non si prestò a spalleggiare Luigi, il quale decise di proseguire a modo suo nell'intento.
 
[[File:Gustaf Wappers001.jpg|thumb|upright=1.4|''Boccaccio legge il "Decamerone" alla regina Giovanna'' (1849 circa), dipinto di [[Gustaf Wappers]] (Bruxelles, [[Museo reale delle belle arti del Belgio]]).]]
Ma la vendetta di Luigi il Grande era pronta e per Napoli stava per scoccare un'ora buia. Il 3 novembre dello stesso anno il re d'Ungheria partì alla volta dell'[[Italia]] e dopo aver ottenuto l'appoggio politico e militare di molti principi italiani entrò a [[Benevento]] ai primi del [[1348]]. Luigi di Taranto aveva radunato un esercito a [[Capua]], nel tentativo d'impedire la presa di Napoli. Ma i baroni del regno, anziché difendere la legittima sovrana, si schierarono con l'invasore, acclamato ovunque come signore e trionfatore. Mentre il marito temporeggiava e il suo esercito difensivo continuava ad assottigliarsi per le numerose defezioni, Giovanna intuì che tutto era perduto e il 15 gennaio lasciò Napoli in nave diretta in [[Provenza]]. Si rifugiò ad [[Avignone]], presso il papa, che le concesse il perdono e dove fu raggiunta, poche settimane dopo, da Luigi di Taranto, che aveva visto il suo esercito ridursi enormemente.