Compromesso Colombo: differenze tra le versioni

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Il regolamento, comprensivo della deroga Campi, era stato pubblicato nel 1921.
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L'accordo, tuttavia, per essere valido, avrebbe dovuto essere ratificato dalle assemblee di FIGC e CCI. Inoltre alcuni punti del compromesso furono contestati dalla stampa dell'epoca: ad esempio, ''Il Popolo Romano'' riteneva troppo elevato il numero di 50 squadre ammesse, esprimendo il timore che il progetto di ridurle a 24 a partire dalla stagione 1923-1924 non si sarebbe realizzato a causa dell'opposizione delle retrocedende, e propendeva per un campionato riunificato a 32 squadre.<ref name="Brusnengo">{{Cita news|url=http://teca.bsmc.it/pub/images/materiale_a_stampa/periodico/Popolo%20romano(Il)/TO00191258_1922_00007/TO00191258_1922_00007_009.jpg|titolo=L'accordo politico di Brusnengo|pubblicazione=[[Il Popolo Romano]]|data=8 gennaio 1922|p=9|accesso=17 gennaio 2021}}</ref>
 
Come conseguenza dell'accordo la [[nazionale italiana di calcio]] poté impiegare i calciatori militanti nel campionato della CCI; inoltre la FIGC avrebbe informato dell'accordo la [[FIFA]] in modo che quest'ultima autorizzasse le squadre confederali a disputare incontri contro squadre estere.<ref>[https://archive.org/details/lastampa_1921-12-08/page/n1/mode/2up ''La Stampa''], 8 dicembre 1921, p. 2.</ref> Tuttavia, se l'accordo fu ratificato dall'assemblea delle squadre federali del 19 febbraio 1922, l'assemblea delle squadre confederali svoltasi a Modena nello stesso giorno ne chiese la revisione, ritenendo troppo elevato il numero di 50 squadre ammesse. Nella stessa assemblea della CCI alcuni delegati protestarono per il fatto che l'accordo di Brusnengo avesse leso i diritti delle due migliori società di Seconda Divisione, costretti a disputare le qualificazioni. L'avv. Baruffini rispose a tali critiche rispose spiegando che in una precedente riunione del direttorio della Lega Nord era stata approvata, con 13 voti contro 11, una norma transitoria, proposto dall'avv. Campi, che stabiliva che le due squadre vincenti la Seconda Divisione dovessero disputare una qualificazione con le ultime della Prima Divisione, ma per errore non erano state informate le dirette interessate. I delegati delle società di Seconda Divisione protestarono sostenendo di aver aderito alla CCI dopo aver preso visione dello statuto che conteneva una disposizione contraria alla norma transitoria in questione. Campi proposesuggerì allora di ammettere alla Prima Divisione unificata 36 squadre, individuate nelle 24 della Prima Divisione CCI, le migliori due classificate della Seconda Divisione CCI e 10 squadre della FIGC. Infine l'ordine del giorno Tonetti, che chiedeva l'approvazione dell'accordo di Brusnengo, fu respinto, mentre fu approvato l'ordine del giorno Murè che chiedeva una revisione dell'accordo che riducesse il numero di squadre ammesse e tenesse in maggior considerazione i diritti delle società di Seconda Divisione.<ref name="assembleaCCI">{{Cita news|url=http://teca.bsmc.it/pub/images/materiale_a_stampa/periodico/Popolo%20romano(Il)/TO00191258_1922_00045/TO00191258_1922_00045_006.jpg|titolo=L'assemblea della C.C.I. respinge l'accordo della F.I.G.C.|pubblicazione=[[Il Popolo Romano]]|data=22 febbraio 1922|p=4|accesso=17 gennaio 2021}}</ref><ref>[http://www.magliarossonera.it/img192122/uff22_1922.pdf ''La Stampa''], 20 febbraio 1922.</ref>
 
== L'accordo arbitrale ==
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Questo spareggio, molto simile ai moderni «[[play-out]]», è quello che fu organizzato nella maniera più controversa:
* le sei squadre spareggianti della FIGC sarebbero state individuate a loro volta in un turno preliminare di gara secca e campo neutro per abbreviare i tempi tra le terze e quarte classificate dei sei raggruppamenti regionali, togliendo autoritariamente ogni possibilità di salvezza a numerose squadre peggio piazzate nel campionato federale, ma che comunque non erano retrocesse sul campo;
* le sei squadre confederali sarebbero state invece le restanti quattro società ad avere acquisito sul campo il diritto a partecipare alla Prima Divisione CCI della stagione successiva (le decime e undicesime classificate dei due gironi di Lega Nord), a cui si sarebbero aggiunte le due squadre vincitrici degli spareggi salvezza-promozione (i quali erano già stati stabiliti prima del Compromesso dal regolamento del campionato della Lega NordCCI, chemodificato avevasecondo votatola unasummenzionata deroga"norma alloCampi", statuto CCI che invece stabiliva la retrocessione secca dellegià ultimenel classificate1921)<ref name="assembleaCCI"/><ref name="paesesportivo">Cfr. il "Regolamento Campionati della C.C.I." pubblicato su "Il Paese Sportivo" di Torino nell'estate 1921.</ref><ref name="Olivari">{{cita web|url=http://blog.guerinsportivo.it/blog/2011/02/15/lo-stile-di-rosetta/|titolo=Lo stile di Rosetta|autore=Stefano Olivari|data=15 febbraio 2011|accesso=13 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120218011357/http://blog.guerinsportivo.it/blog/2011/02/15/lo-stile-di-rosetta/|dataarchivio=18 febbraio 2012}}</ref><ref name="Bassi">{{cita web|url=https://www.calciomercato.com/news/1913-e-1922-juventus-e-inter-in-serie-b-ecco-come-ando-veramente-34023|titolo=1913 e 1922, Juventus e Inter in Serie B? Ecco come andò veramente|autore=Alessandro Bassi|data=28 aprile 2018|accesso=1º marzo 2019}}</ref> tra le ultime classificate dei gironi settentrionali della Prima Divisione (ovvero {{Calcio Vicenza|N|1922}} e [[Football Club Internazionale Milano|Inter]]) e le prime classificate della [[Seconda Divisione 1921-1922|Seconda Divisione]] ([[Derthona Foot Ball Club 1908|Derthona]] e [[Nazionale Lombardia Foot-Ball Club|Sport Club Italia]]).
 
La decisione apparve discutibile poiché nei ranghi federali si estromettevano d'ufficio dalla massima serie squadre che avevano pieno diritto a parteciparvi (comprese le vincenti dei campionati regionali di [[Promozione 1921-1922]]) senza concedere loro la possibilità di salvarsi mediante un torneo di qualificazione, mentre nei ranghi confederali le squadre inizialmente già sicure della salvezza furono obbligate a disputare gli spareggi d'ammissione e le ultime classificate dovettero disputare non più uno, ma due spareggi per evitare la relegazione.
 
== Gli spareggi salvezza ==
Pubblicato il lodo sulla maggior parte dei giornali il 26 giugno, le squadre interessate agli spareggi furono radunate in fretta e furia in piena estate onde poter cominciare a disputare il turno preliminare subito il 2 di luglio della domenica successiva. Gli accoppiamenti erano già stati decisi alla fine del lodo, anche se per quanto riguarda il turno preliminare CCI essi ricalcavano gli spareggi previsti dal regolamento votatoconfederale dalla Lega Nord in contrasto con quanto stabilito dallo Statuto confederaleapprovato nel 1921.<ref name="assembleaCCI"/><ref name="paesesportivo"/><ref name="Olivari"/><ref name="Bassi"/>
=== Turno preliminare FIGC ===