Albert DeSalvo: differenze tra le versioni

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Per il processo che si svolse nel 1967, DeSalvo venne valutato psicologicamente dal Dr. Harry Kozol, che lo giudicò in grado di affrontare il dibattito processuale. La giuria non credette che de Salvo fosse lo Stupratore di Boston ma fu condannato comunque per le violenze sessuali.<ref>{{Cita news| url=https://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9F04E2D9133CF932A3575AC0A96E9C8B63 | pubblicazione=The New York Times | nome=Benedict | cognome=Carey | titolo=Harry L. Kozol, 102, Expert in Patty Hearst Trial | data=1º settembre 2008}}</ref>
 
De Salvo venne condannato al carcere a vita per le violenze e gli stupri commessi come "uomo verde" su una quantità imprecisata di donne (la cifra delle vittime oscilla tra le 300 e le 2000). Il caso dello "Strangolatore di Boston" venne riaperto nell'inverno del 2001, grazie alla tecnica del DNA. Tracce prelevate all'epoca dalle scene dei crimini e correttamente conservate hanno permesso di estrarre un profilo genetico dell'assassino da confrontare con quello di Albert De Salvo. Il 6 dicembre 2001 il professor James Starrs, della George Washington University, ha dichiarato di avere trovato sul corpo e sui vestiti di una delle vittime tracce biologiche appartenenti a due diversi soggetti, nessuno dei quali sarebbe Albert De Salvo. Secondo Starrs questo dimostra l'estraneità di De Salvo, che sarebbe perciò un impostore, una sorta di mitonomanemitomane, affamato di notorietà.
 
Quello dello "strangolatore di Boston" almeno ufficiosamente, rimane ancora un caso misterioso. Il profilo criminale dello Strangolatore di Boston porta invece direttamente a George Nassar.<ref>Carlo Lucarelli, Massimo Picozzi. "Sex Crimes", Mondadori Editore, 2011.</ref><ref>Newton, Michael. ''Dizionario dei serial killer'', Newton & Compton Editori, 2004, Roma, pag. 76, ISBN 88-541-0183-4</ref>