Battaglia di Ponts-de-Cé (1620): differenze tra le versioni

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* [[1614]]: rivolta dei Grandi (guidati dal [[Enrico II di Borbone-Condé|principe di Condé]], con i duchi di [[Cesare di Borbone-Vendôme|Vendôme]], [[Carlo I di Guisa|Mayenne]] e [[Henri de Gondi|Retz]]) contro Concini. Il 15 maggio: trattato di [[Sainte-Menehould]]. La reggente promette ai nobili la convocazione degli Stati generali.
* [[1615]]: matrimonio di Luigi XIII il 28 novembre 1615 con [[Anna d'Asburgo (1601-1666)|Anna d'Austria]], infanta di Spagna (figlia di [[Filippo III di Spagna|Filippo III]]).
* [[1616]]: nuova rivolta dei nobili. [[Pace di Loudun]] (disastrosa per la corte), tra Maria de Medici (la reggente) e il principe di Condé, il 3 maggio 1616. [[Armand-Jean du Plessis de Richelieu|Richelieu]] viene nominato segretario di stato per la guerra e gli affari esteri, il 25 novembre 1616.
* [[1617]]: colpo di stato, il 24 aprile, di Luigi XIII il quale ordina l'assassinio di [[Concino Concini]], favorito della madre. Maria de Medici viene esiliata a [[Blois]]. Luigi XIII nobilita il proprio favorito, [[Carlo d'Albert]], [[duca di Luynes]], il quale rapidamente accumula titoli e una grande fortuna. Questo suo rapido avanzamento crea malcontento nella corte.
* [[1619]]: la regina madre fugge dal castello di Blois e organizza un'armata contro il figlio che sceglie quindi di scendere a patti con lei tramite il [[Trattato di Angoulême]] del 30 aprile, col quale il sovrano cede alla madre le città di [[Angers]] e [[Chinon]], ma le impedisce di rientrare nel consiglio del re. In ottobre, il re fa liberare Condé precedentemente imprigionato dalla regina madre, il che porta allo scoppio di nuove rivolte.
 
Maria de' Medici poteva all'epoca contare su alcuni personaggi chiave del regno come [[Cesare di Borbone-Vendôme]], il figlio primogenito di [[Enrico IV di Francia]] e della sua favorita [[Gabrielle d'Estrées]], quindi fratellastro di Luigi XIII, nonché sul Gran Priore di VendomeVendôme, sulleAlessandro, fratello del precedente, che insieme guidano le truppe dei "grandi" (duca di Epernon, duca di Retz, duca di Nemours, duca di Montmorency, conte di Soissons, duca di Longueville, maresciallo Boisdauphin, duca di Trémoille).
 
Con queste forze, Maria poteva facilmente controllare [[Rouen]], [[Le Havre]], [[Dreux]], [[La FerteFerté-Bernard]], gran parte del [[Maine (provincia)|Maine]], [[Château-Gontier]] e [[Sablé-sur-Sarthe|Sablé]], parte della [[Loira]], [[Poitou]], [[Saintonge]], nonché il passaggio strategico sulla Loira tra l'Angiò ed il Poitou, [[Les Ponts-de-Cé]], appunto. In Normandia, il duca di Longueville entrò in dissidio col governo francese dal 2 luglio di quello stesso anno e anche la [[Linguadoca (provincia)|Linguadoca]] pareva sull'orlo di rivoltarsi sotto la direzione di Rouen.
 
L'esercito reale francese era invece composto di 8000 fanti e 600 cavalieri ed era comandato dal re [[Luigi XIII di Francia]], oltre al principe di Condé assistito dal maresciallo di Praslin e dai feldmarescialli Tresnel, Créquy Nérestang e Bassompierre.