Allegria di naufragi: differenze tra le versioni

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*''[[Veglia (poesia)|Veglia]]'' (23 dicembre 1915): Ungaretti descrive il tipico momento di attaccamento feroce e impulsivo alla vita, nei momenti di maggior desolazione, ossia nella veglia notturna di soldato, passata accanto al corpo martoriato di un compagno. Lo stile ha un forte accento [[Espressionismo (letteratura)|espressionistico]], con vocaboli esprimenti immediatezza e crudezza di realismo, come "buttato - bocca digrignata", stanti a mostrare forti sensazioni visive e uditive della barbarie della guerra contro l'essere umano.
*''[[San Martino del Carso (letteratura)|San Martino del Carso]]'' (27 agosto 1916): qui Ungaretti descrive la desolazione del paese, completamente distrutto dalle bombe, e paragona i brandelli delle case a parti del corpo umano, fondendosi simbolicamente con l'anima del vecchio borgo, come fosse una creatura umana. Nel processo di antropomorfizzazione della natura, Ungaretti usa parole simboliche, come "budello", mentre il processo di panismo, è mostrato nella seconda parte, quando Ungaretti si fonde in comunione con tutti i compagni caduti, rappresentati dalle croci piantate sul terreno.
*''[[Fratelli (Ungarettipoesia)|Fratelli]]'' (15 luglio 1916), poesia che rappresenta una situazione di scambio informazioni da parte di due reggimenti, talmente immediata, come se il poeta rappresentasse questa sensazione in maniera "telegrafica". Il termine principale è il "fratelli", termine inconsueto al saluto dei reggimenti, che usano un gergo militaresco di comunicazione. Il poeta però sta a sottolineare il sentimento di fratellanza sociale, che scaturisce negli uomini proprio nella situazione di maggiore disperazione.
*''I fiumi'' (16 agosto 1916): qui Ungaretti, scrivendo in maniera inconsueta una poesia molto lunga, sempre facendo appello tuttavia agli schemi di immediatezza stilistica, racconta in un percorso naturale tutta la sua esistenza. Il percorso attraverso i quattro fiumi della sua vita: il [[Serchio]] (fiume toscano, dove il poeta ebbe le origini), il [[Nilo]] (infanzia in Egitto), la [[Senna]] (Parigi, gioventù culturale), e l'[[Isonzo]] (dove il poeta si riposa durante la guerra). Il percorso serve, dall'inizio all'Isonzo, a mostrare il processo di auto-riconoscimento di Ungaretti della propria esistenza, accomunandosi con la natura. Tale processo di ricordo e analisi interiore è dovuta proprio dal momento di pausa, durante la guerra, quando il poeta si fa il bagno nell'Isonzo. L'esaltazione stilistica del contatto simbolico pelle-acqua mette in moto il ricordo. Il termine della poesia, con il termine "corolla di tenebre", rappresenta un momento di sconforto per Ungaretti, essendo la condizione umana in guerra molto precaria, fatta soltanto di speranze, e di poche certezze.
*''Stasera'' (22 maggio 1916): la brevissima poesia esalta la parola nuda "pura". Il poeta-soldato, in un momento di disperazione, non riesce a vedere altro appiglio di salvezza, che una balaustra, dove far riposare, per poco tempo, i propri sentimenti, prima della nuova battaglia da combattere.