Lo Statuto del Contribuente è una legge volta a difendere i soggetti passivi dei tributi dai possibili abusi dell'[[Fisco|Amministrazione finanziaria]].
=== '''Soggetto passivo''' ===
Da un lato il tributo ambientale mira a tutelare la collettività, essendo istituto anche per ridurre determinati comportamenti impattanti, dall’altro esso si riversa, spesso in modo inevitabile, sulla stessa collettività, salvaguardata sotto l’aspetto “salute”, ma colpita economicamente.<ref name=":3">{{Cita pubblicazione|autore=Basilavecchia M.|titolo=La tutela ambientale: Profili tributari|rivista=Rivista Trimestrale Diritto Tributario|numero=4/2019}}</ref>
I soggetti passivi in senso economico sono i responsabili del pregiudizio ambientale, con il consumo della risorsa. Tale effetto non si realizza, se la gran parte dei tributi ambientali finisce con lo stabilire la soggettività passiva di contribuenti ai quali è attribuito un diritto o dovere di rivalsa sui fruitori del servizio.
Di particolare efficacia si rivelano quelle forme di imposizione “ambientale” che riescano a distinguere la collettività tutelata dalla gamma di soggetti passivi del tributo: è il caso ad es. dell’imposta di soggiorno, che colpisce, a beneficio dell’ente portatore delle esigenze dei “residenti”, soggetti non residenti, che solo indirettamente si avvantaggiano dei miglioramenti della vivibilità delle città da loro visitate.
Il discorso è simile per le varie forme, di ticket di ingresso nelle città finalizzati a ridurre l’afflusso di veicoli nei centri storici: in questo caso infatti, molto più di quanto accada con l’imposta di soggiorno, viene colpita una platea di soggetti passivi che può sia coincidere con i cittadini tutelati, sia identificarsi in lavoratori che sono costretti a raggiungere quotidianamente la città.<ref name=":3" />