Genocidio: differenze tra le versioni

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L'Etiopia fu colpita negli anni seguenti da una profonda crisi economica come conseguenza delle fallimentari politiche del Derg e da una [[Carestia etiope del 1983-1985|carestia]] che provocò secondo alcune stime più di 1 milione di morti, e fino a 1,2 milioni, tra il 1983 e il 1985, con {{formatnum:400000}} profughi, 2,5 milioni di sfollati e quasi {{formatnum:200000}} orfani.<ref name="deWaal173">{{Cita |de Waal |p. 173}}.</ref><ref name="Gill44">{{Cita |Gill |p. 44}}.</ref> La prosecuzione della [[guerra civile etiope|guerra civile]] mai conclusasi tra il Derg e milizie etniche etiopi e la [[guerra d'indipendenza dell'Eritrea]] provocarono altre migliaia di vittime. Il Derg viene considerato come il principale responsabile per la morte di oltre un milione di etiopi.<ref name="Gill43">{{Cita |Gill |p. 43}}.</ref>
 
Dopo la caduta del regime Menghistu si rifugiò in [[ZimbaweZimbabwe]] allora governato dal suo alleato [[Robert Mugabe]]. Il 13 dicembre 1994 a [[Addis Abeba]] iniziò il processo ai danni di Menghistu e di altri esponenti del Derg accusati di genocidio e crimini contro l'umanità e di svariati omicidi tra cui quello dell'imperatore Hailé Selassié.<ref name="ProcMeng">{{Cita news |url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/12/14/etiopia-processa-menghistu-per-crimini-contro.html |titolo=L'Etiopia processa Manghistu per crimini contro l'umanità |pubblicazione=La Repubblica |data=14 dicembre 1994 |accesso=12 febbraio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210212111739/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/12/14/etiopia-processa-menghistu-per-crimini-contro.html |dataarchivio=12 febbraio 2021 |urlmorto=no}}</ref> Il 12 dicembre del 2006 l'ex-dittatore fu ritenuto colpevole e nel marzo del 2007 fu condannato in contumacia all'ergastolo insieme ad altri 48 coimputati, mentre a 4 furono inflitte pene detentive minori, con nessuna assoluzione.<ref name="ProcMeng2">{{Cita news |autore=Massimo A. Alberizzi |url=https://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/01_Gennaio/11/menghistu.html |titolo=Etiopia, ergastolo a Menghistu |pubblicazione=Corriere della Sera |data=5 marzo 2007 |accesso=12 febbraio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210212112348/https://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/01_Gennaio/11/menghistu.html |dataarchivio=12 febbraio 2021 |urlmorto=no}}</ref> La Corte suprema etiope modificò la sentenza del 2008 condannando Menghistu e altri 18 esponenti del vecchio regime alla pena di morte.<ref name="FerrMasto">{{Cita |Ferrari, Masto |''la perpetuazione del potere autocratico''}}.</ref><ref name="ProcMeng3">{{Cita news |url=https://www.corriere.it/esteri/08_maggio_26/mengistu_etiopia_condannato_morte_e332bda2-2b11-11dd-9793-00144f02aabc.shtml |titolo=Mengistu condannato a morte |pubblicazione=Corriere della Sera |data=26 maggio 2008 |accesso=12 febbraio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180628130935/https://www.corriere.it/esteri/08_maggio_26/mengistu_etiopia_condannato_morte_e332bda2-2b11-11dd-9793-00144f02aabc.shtml |dataarchivio=28 giugno 2018 |urlmorto=no}}</ref> Anche dopo la perdita del potere di Mugabe nel 2017 e la sua scomparsa nel 2019, Menghistu continuò a rimanere in ZimbaweZimbabwe, paese che ha sempre rifiutato l'estradizione del vecchio leader etiope.<ref name="ProcMeng4">{{Cita news |autore=Angelo Ferrari |url=https://www.agi.it/blog-italia/africa/caduto_mugabe_che_ne_sar_del_suo_amico_menghistu_-3182313/post/2017-11-30/ |titolo=Caduto Mugabe, che ne sarà del suo amico Menghistu? |pubblicazione=AGI - Agenzia Italia |data=30 novembre 2017 |accesso=12 febbraio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171130160504/https://www.agi.it/blog-italia/africa/caduto_mugabe_che_ne_sar_del_suo_amico_menghistu_-3182313/post/2017-11-30/ |dataarchivio=30 novembre 2017 |urlmorto=no}}</ref> Due imputati ai processi, l'ex ministro degli esteri Berhanu Bayeh e l'ex Capo di stato maggiore Addis Tedla durante il regime del Derg, furono entrambi giudicati colpevoli di genocidio dalla giustizia etiopica; si rifugiarono nel 1991 presso l'ambasciata italiana di Addis Abeba dove rimasero per 30 anni poiché l'Italia non aveva mai concesso la loro estradizione visto che per i due era ipotizzabile la condanna a morte.<ref name="ProcMeng5">{{Cita news |autore=Massimo Zaurrini |url=https://www.africarivista.it/etiopia-escono-dallambasciata-italiana-dopo-30-anni/178515/ |titolo=Etiopia, escono dall’ambasciata italiana dopo 30 anni |pubblicazione=Rivista Africa |data=29 dicembre 2020 |accesso=12 febbraio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210212121151/https://www.africarivista.it/etiopia-escono-dallambasciata-italiana-dopo-30-anni/178515/ |dataarchivio=12 febbraio 2021 |urlmorto=no}}</ref>
 
====Guerra civile in Guatemala====