Alessandro Magno: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
annullamento ultimi tre edit: vandalismi
Etichetta: Annulla
Riga 494:
 
=== Dopo la morte ===
Sulle cause della sua morte sono state proposte varie teorie, tra cui: l'[[avvelenamento]] da parte dei figli di [[Antipatro (generale)|Antipatro]] o da parte della moglie Rossane (in particolare [[avvelenamento da arsenico]]<ref>"Disease, not conflict, ended the reign of Alexander the Great". The Independent on Sunday. Retrieved Aug 21, 2011.</ref>), una ricaduta della [[malaria]] che aveva contratto nel [[336 a.C.]], un eccessivo [[Avvelenamento da alcool|abuso di alcool]] durante una cena, [[alcolismo]] e [[cirrosi epatica]], [[pancreatite acuta]] o anche, secondo le caratteristiche della febbre, [[Febbre tifoide|tifo addominale]], e molte altre.<ref>{{Cita libro|autore = Ernesto Damiani|titolo = La piccola morte di Alessandro il Grande|anno = 2012|editore = Marsilio|città = |ISBN = 978-88-317-1163-0}}</ref> Un recente studio ipotizza anche la [[sindrome di Guillain-Barré]], seguita a [[Campylobacter jejuni|febbre intestinale batterica]], sostenendo che Alessandro sarebbe stato dichiarato deceduto prima della morte effettiva, in quanto [[Paralisi|paralizzato]] o in [[coma]].<ref name="UMM"/><ref>{{Cita web|url=https://www.quotidiano.net/magazine/alessandro-magno-morte-1.4532049|titolo=Alessandro Magno sepolto vivo, conferme sulla morte|autore=Aristide Malnati|data=8 aprile 2019|accesso=31 marzo 2020}}</ref> Il corpo venne infatti esposto per sei giorni e non si decompose, e questo fatto fu considerato prova dell'origine divina del re.<ref name="UMM">{{Cita web|url=http://www.umm.edu/news/releases/bug.htm|titolo=INTESTINAL BUG LIKELY KILLED ALEXANDER THE GREAT|accesso=Aug 21, 2011}}</ref><ref name="quest">Chugg, Andrew (2007). The Quest for the Tomb of Alexander the Great. Lulu.com. p. 25. ISBN 0-9556790-0-1.; si veda anche in italiano: Andrew Michael Chugg, La tomba perduta di Alessandro il Grande, Periplus, pp. 341</ref> In seguito, venne sottoposto ad una procedura di [[imbalsamazione]] e poi, secondo [[Plutarco]], alla [[mummificazione]] rituale dei faraoni egizi.<ref name=quest/><ref>Robert S. Bianchi. "Hunting Alexander's Tomb". Archaeology.org. Retrieved Aug 21, 2011.</ref> Secondo [[Quinto Curzio Rufo]] e Giustino, Alessandro, poco prima di morire, espresse la volontà di essere sepolto nel tempio di [[Amon-Ra|Zeus Amon]] nell’Oasi di Siwa. Il condottiero, infatti, considerandosi figlio dello stesso dio Amon, non avrebbe voluto essere sepolto accanto al suo vero padre, [[Filippo II di Macedonia]], a Ege<ref>{{Cita libro|autore=Lauren O'Connor|titolo=The Remains of Alexander the Great: The God, The King, The Symbol|anno=2008|editore=}}</ref>. Tuttavia si sa che, questo desiderio non fu esaudito.
 
Il [[Tomba di Alessandro Magno|luogo di sepoltura di Alessandro]] è stato oggetto di disputa<ref>''Alexander the Great at War: His Army - His Battles - His Enemies''. Osprey Publishing. 2008. p. 123. ISBN 1846033284.</ref>: oggi, si ritiene che il corpo mummificato di Alessandro, contenuto in un [[sarcofago]] d'[[oro]] massiccio, possa essere stato portato in [[Antico Egitto|Egitto]] da [[Tolomeo I]] nel [[321 a.C.]], e sepolto inizialmente nella necropoli di [[Saqqara]]<ref>Saunders, Nicholas (2007). Alexander's Tomb: The Two-Thousand Year Obsession to Find the Lost Conqueror. Basic Books. ISBN 0465006213., pag. 162</ref>; in seguito fu trasferito in un grandioso mausoleo, nella città da lui fondata, [[Alessandria d'Egitto]] (dopo lo spostamento della capitale da [[Menfi (Egitto)|Menfi]]), centro del potere [[Dinastia tolemaica|tolemaico]]. Esso sorgeva in un grande complesso oggi andato distrutto e fondeva elementi ellenistici ed egizi. Sono state ipotizzate diverse ubicazioni sotto l'attuale città, seguendo le descrizioni della posizione del mausoleo date da diversi storici antichi, come [[Strabone]].<ref>Saunders, ''op. cit.'', pagg. 64-segg.</ref> Numerosi personaggi celebri dell'antichità, come [[Cesare]] e [[Augusto]], resero nel tempo omaggio alla tomba di Alessandro, ma al tempo della [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]] si erano perse le tracce dalla mummia. Alcuni archeologi, come [[Zahi Hawass]], ritengono che il corpo del re macedone sia stato in seguito messo in salvo durante un'incursione [[Barbari|barbara]] nei territori dell'[[Impero romano d'Oriente]], o per sottrarla ad alcuni [[cristiani]] locali che volevano distruggerla (in quanto il rendere omaggio a Alessandro era considerato rito pagano), e si trovi quindi tra i numerosi corpi nella "valle delle mummie dorate", presso l'oasi di [[Bahariya]] (dove si trovano anche i resti di un tempio a lui dedicato).<ref>Saunders, ''op. cit.'', pagg. 203-04</ref><ref>''Egypt Unwrapped: Alexander the Great's Lost Tomb'', documentario National Geographic</ref>